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Quella che segue è un'edizione ridotta del testo, da me opportunamente modificata ed adattata ad uso scolastico.
OSCAR WILDE - Il ventaglio di Lady Windermere
Da quest’opera vengono tratte alcune notissime citazioni:
Posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni.
Le donne perfide innervosiscono. Le donne oneste annoiano. E’ la sola differenza tra loro.
Mi pento delle mie cattive azioni. Tu ti penti delle tue buone azioni, questa è la differenza tra noi.
Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano le stelle.
Gli ideali sono cose pericolose. Sono meglio le cose reali. Feriscono, ma sono meglio.
Commedia in quattro atti costituiti da un'unica scena ciascuno.
PERSONAGGI
(in ordine di apparizione)
LADY WINDERMERE
PARKER
LORD DARLINGTON
THE DUCHESS OF BERWICK
LADY AGATHA
LORD WINDERMERE
LORD AUGUSTUS LORTON
MRS. ERLYNNE
MR. DUMBY
LADY PLYMDALE
MRS. COWPER-COWPER
LADY STUTFIELD.
SIR JAMES ROYSTON
MR. GUY BERKELEY
MR. RUFFORD
LADY JEDBURGH
MISS GRAHAM
MR. HOPPER
ATTO 1
Il salottino della casa di Lord Windermere.
Lady Windermere sta sistemando delle rose in un vaso. Entra Parker.
Parker – C'è Lord Darlington, signora. Lo faccio entrare?
Lady Windermere – Sì, lo faccia entrare.
Entra Lord Darlington. Esce Parker.
Lord Darlington – Molto lieto, Lady Windermere.
Lady Windermere – Molto lieta, Lord Darlington. Non posso stringerle la mano. Ho le mani tutte bagnate per queste rose.
Lord Darlington – (Vede un ventaglio sul tavolo.) Che meraviglioso ventaglio! Posso guardarlo?
Lady Windermere – Prego. Carino, non è vero? C’è scritto sopra il mio
nome. E’ il regalo di mio marito per il mio compleanno. Oggi divento maggiorenne. Stasera darò una festa.
Lord Darlington – Vorrei aver saputo prima che oggi è il suo compleanno,
Lady Windermere. Avrei ricoperto di fiori l’intera strada davanti a casa sua.
Lady Windermere – Lei mi fa dei complimenti troppo ricercati.
Lord Darlington – Ah, oggigiorno siamo tutti così al verde, che i complimenti sono le sole cose che possiamo permetterci. Penso che potremmo essere grandi amici. Un giorno potrebbe volere un amico.
Lady Windermere – Siamo troppo buoni amici, Lord Darlington, perchè lei non sciupi tutto dicendomi cose sciocche. Lei pensa che io sia una puritana. Ebbene, sono stata allevata così. Mia madre morì quand’ero solo una bambina. Lady Julia, mia zia, mi ha insegnato la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Non ammetteva compromessi e io neppure.
Lord Darlington – Nel caso di una giovane coppia sposata, se all’improvviso il marito diventasse amico intimo di una donna di dubbia
fama, la frequentasse e pagasse i suoi conti, pensa che la moglie non dovrebbe consolarsi?
Lady Windermere – Penso che le donne che hanno commesso ciò che il mondo definisce errori non debbano mai essere perdonate.
Lord Darlington – E pensa che la stessa regola valga anche per gli uomini?
Lady Windermere – Certo!
Lord Darlington – Credo che la vita sia qualcosa di troppo complesso per poterla risolvere con queste regole dure e fisse.
Lady Windermere – Se seguissimo “queste regole dure e fisse”, potremmo trovare la vita molto più semplice.
Lord Darlington – Ah, che affascinante puritana è lei, Lady Windermere!
Lady Windermere – L’aggettivo era superfluo, Lord Darlington.
Lord Darlington – Non ho potuto farne a meno. Posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni.
Entra Parker.
Parker – La Duchessa di Berwick e Lady Agatha Carlisle.
Entrano La Duchessa di Berwick e Lady Agatha Carlisle. Esce Parker.
Duchessa di Berwick – Cara Margaret, sono così contenta di vederla.
Ricorda Agatha, vero? Molto lieta, Lord Darlington. Agatha non vede l’ora di venire al suo ballo stasera, cara Margaret.
Lady Windermere – E’ solo un ballo per il mio compleanno.
Duchessa di Berwick – Casa sua, cara Margaret, è davvero una delle poche case a Londra dove posso portare Agatha.
Lady Windermere – Non riceverò in casa mia nessuno sul quale gravi uno scandalo.
Lord Darlington – Oh, non lo dica, Lady Windermere. Non sarei mai ammesso!
Lady Windermere – Perchè parla in modo così frivolo della vita?
Lord Darlington – Perchè penso che la vita sia una cosa troppo importante per parlarne seriamente. E ora, Lady Windermere, arrivederci.
Esce Lord Darlington.
Duchessa di Berwick – Che creatura affascinante, perfida! Sono contenta che se ne sia andato! Agatha cara, vai a guardare l’album di fotografie che vedo là.
Lady Agata – Sì, mamma.
Duchessa di Berwick – Cara ragazza! E’ così appassionata di fotografie. Ma devo dirle quanto mi dispiace per lei, cara Margaret.
Lady Windermere – Perchè, Duchessa?
Duchessa di Berwick – A causa di quell’orrida donna. Augustus, mio fratello, è completamente infatuato di lei. E’ scandaloso. Molte donne hanno un passato, ma mi si dice che lei ne ha almeno una dozzina.
Lady Windermere – Di chi sta parlando, Duchessa?
Duchessa di Berwick – Di Mrs. Erlynne.
Lady Windermere – Non l’ho mai sentita nominare. Perché me ne parla?
Duchessa di Berwick – Non lo sa? Siamo tutti così afflitti del fatto che, di tutti gli uomini di Londra, proprio Windermere debba comportarsi in questo modo.
Lady Windermere – Mio marito, cos’ha a che vedere con quella donna?
Duchessa di Berwick – Si reca a trovarla quattro o cinque volte la settimana e si ferma per ore. Questa donna è arrivata a Londra sei mesi fa senza niente e adesso ha una bella casa a Mayfair e abiti eleganti, da quando ha conosciuto il povero caro Windermere. Tutta Londra lo sa.
Lady Windermere – Oh, non ci posso credere! Siamo sposati solo da due anni. Il nostro bambino non ha che sei mesi.
Duchessa di Berwick – Mi spiace così tanto. I maschi sono così perfidi.
Lady Windermere – Tutti gli uomini sono cattivi? Non posso credere che mio marito mi sia infedele.
Duchessa di Berwick – Oh, tutti, mia cara, tutti. E non migliorano mai crescendo. Pensi che, prima che la luna di miele fosse finita, ho sorpreso mio marito a strizzare l’occhio alla cameriera. Mia cara Margaret, non piangerà?
Lady Windermere – Non deve temere, Duchessa, non piango mai.
Duchessa di Berwick – E’ perfettamente giusto, cara. Piangere è il rifugio delle donne bruttine, ma la rovina di quelle belle. Agatha, cara!
Lady Agatha – Sì, mamma.
Duchessa di Berwick – Vieni a salutare Lady Windermere, e ringraziala per la tua incantevole visita.
Lady Agatha – Sì, mamma.
Escono la Duchessa e Lady Agatha.
Lady Windermere – Orribile! Non può essere vero, ha parlato di enormi quantità di denaro pagate a questa donna. So dove Arthur tiene il suo libretto di banca: in quella scrivania. Devo scoprirlo. Lo scoprirò. (Prende il libretto di banca dalla scrivania.) “Mrs. Erlynne-600 sterline- Mrs. Erlynne-700 sterline- Mrs. Erlynne-400 sterline.” Oh! E’ vero! E’ vero! Orribile!
Entra Lord Windermere.
Lord Windermere – Margaret, il ventaglio è stato consegnato a casa?
Oh, hai aperto il mio libretto di banca. Non hai diritto di fare una cosa simile!
Lady Windermere – Ti secca essere stato scoperto, vero?
Lord Windermere – Non ammetto che una moglie spii il proprio marito.
Lady Windermere – Non ho mai saputo dell’esistenza di questa donna fino a mezz’ora fa, ma tutti a Londra sanno delle tue visite quotidiane, della tua folle infatuazione, del denaro che hai sperperato per questa donna infame!
Lord Windermere – Margaret! Non parlare così di lei, sei ingiusta. Suo marito morì molti anni fa. Non ha relazioni con nessuno. E’ sola al mondo. Una volta Mrs. Erlynne era onorata, amata, rispettata; ha perso tutto vent’anni fa. Era poco più di una ragazzina.
Lady Windermere – Non mi interessa.
Lord Windermere – Margaret, salva questa donna. Aiutala a rientrare in società. Marndale un invito per la tua festa di stasera.
Lady Windermere – Sei pazzo!
Lord Windermere – Ti prego. Se verrà qui avrà l’opportunità di condurre una vita più felice. Aiuta una donna che sta cercando di tornare indietro.
Lady Windermere – No! Se una donna si pentisse davvero, non vorrebbe ritornare nella società che ha assistito alla sua rovina. Vado a vestirmi per la cena, e non parlare più di questo argomento questa sera.
Lord Windermere – Margaret, insisto affinché tu la inviti stasera.
Lady Windermere – Non farò niente del genere.
Lord Windermere – Come sono dure le donne buone!
Lady Windermere – Come sono deboli gli uomini cattivi!
Lord Windermere – Margaret, siediti e scrivi l’invito.
Lady Windermere – Niente al mondo mi indurrebbe a farlo.
Lord Windermere – Allora lo farò io!
Suona il campanello elettrico e scrive l’invito. Parker entra.
Parker - Ha suonato, signore?
Lord Windermere – Consegna questo a Mrs. Erlynne a Curzon Street.
Esce Parker.
Lady Windermere – Se quella donna varcherà la mia soglia, la insulterò, la colpirò in viso col ventaglio che mi hai regalato oggi per il mio compleannno.
Lord Windermere – Margaret, non puoi fare una cosa simile.
Lady Windermere – Non mi conosci! Parker!
Entra Parker.
Parker – Sì, signora.
Lady Windermere – Parker, guarda che tutto sia pronto per le dieci e trenta. Assicurati di pronunciare i nomi degli ospiti in modo molto chiaro
stasera. Ci tengo molto. Non devi fare errori. Capisci, Parker?
Parker – Sì, signora.
Esce Parker.
Lady Windermere – Se desideri evitare uno scandalo, scrivi subito a questa donna e dille che le vieto di venire qui!
Lord Windermere – Non lo farò, deve venire!
Lady Windermere – Allora farò esattamente come ho detto.
Esce Lady Windermere.
Lord Windermere – Margaret! Margaret! (Pausa.) Mio Dio! Cosa farò?
Non oso dirle chi è veramente questa donna. La vergogna la ucciderebbe.
ATTO 2
Salotto della casa di Lord Windermere.
L’orchestrina suona, entrano gli ospiti. Lady Windermere li riceve.
Duchessa di Berwick – E’ strano che Windermere non sia qui. Anche Mr. Hopper è molto in ritardo. Hai conservato le cinque danze per lui, Agatha?
Lady Agatha – Sì, mamma.
Parker – Mr. Dumby e Lady Plymdale. Mrs. Cowper-Cowper. Lady Stutfield.
Sir James Royston. Mr. Guy Berkeley.
Queste persone entrano come annunciato.
Dumby – Buonasera, Lady Stutfield. Penso che questo sarà l’ultimo ballo della stagione.
Parker – Mr. Rufford. Lady Jedburgh and Miss Graham. Mr. Hopper.
Queste persone entrano come annunciato.
Hopper – Molto lieto, Lady Windermere. Molto lieto, Duchessa. Mi piacerebbe danzare con Lady Agatha, Duchessa.
Duchessa di Berwick – Ebbene, spero che le sia rimasto un ballo. Badi a prendersi molta cura della mia piccola chiacchierona, Mr. Hopper.
Lady Agatha e Mr. Hopper passano alla sala da ballo. Entra Lord Windermere.
Parker. – Lord Augustus Lorton.
Entra Lord Augustus.
Lord Augustus – Buonasera, Lady Windermere. (Prende da parte Lord Windermere.) Volevo parlare in particolare con lei, caro ragazzo. Ciò che
voglio sapere è questo: da dove viene? Perché non ha nessuna relazione? Le relazioni sono una seccatura, ma rendono una persona rispettabile.
Lord Windermere – Ho incontrato Mrs. Erlynne sei mesi fa. Fino ad allora, non sapevo nulla di lei.
Lord Augustus – Non so cosa fare con Mrs. Erlynne. E' intelligente. Pensa che potrà mai entrare in Società? La presenterà a sua moglie?
Lord Windermere – Mrs. Erlynne verrà qui stasera.
Lord Augustus – Ma perchè non me l’ha detto prima? Mi avrebbe risparmiato un sacco di preoccupazioni!
Parker – Lord Darlington!
Entra Lord Darlington.
Lord Darlington – Buonasera, Arthur. Salve, Tuppy! E' vero che si risposerà?
Lord Augustus – Lei è troppo frivolo, caro ragazzo!
Va via.
Lady Windermere – Mi tenete il ventaglio, Lord Darlington? Grazie.
Lord Windermere – Margaret! Devo parlarti.
Lady Windermere – Quella donna non verrà qui stasera!
Lord Windermere – Mrs. Erlynne sta già venendo qui; se la ferisci, porterai vergogna e dispiaceri per entrambi. Margaret, fidati di me! Una moglie
dovrebbe aver fiducia nel proprio marito!
Lady Windermere – Londra è piena di donne che hanno fiducia nei loro
mariti. Si riconoscono perché sembrano del tutto infelici. Non sarò una di loro. Lord Darlington, mi dà il ventaglio, per favore? Grazie. Voglio un amico, stasera, Lord Darlington: non pensavo che ne avrei voluto uno così presto.
Lord Darlington – Lady Windermere! Sapevo che un giorno sarebbe arrivato il momento; ma perchè stasera?
Parker – Mrs. Erlynne!
Mrs. Erlynne entra, molto dignitosa. Lady Windermere afferra il suo ventaglio, quindi lo lascia cadere sul pavimento. Si inchina con freddezza a Mrs. Erlynne, che si inchina a sua volta ed entra con grazia nella stanza.
Lord Darlington – Ha fatto cadere il suo ventaglio, Lady Windermere.
Lo raccoglie e glielo porge.
Lord Windermere – E’ stato terribilmente imprudente venire, da parte sua, mrs. Erlynne!
Mrs. Erlynne – La cosa più saggia che abbia mai fatto nella mia vita. Molto lieta, Lord Augustus. Non la vedo da ieri.
Conversano.
Lord Darlington – Com’è pallida! Sembra debole. Venga in terrazza.
Lady Windermere – Sì.
Lady Windermere esce con Lord Darlington. Lord Augustus segue Mrs. Erlynne e Lord Windermere nella sala da ballo.
Lady Plymdale – Chi è quella donna ben vestita?
Dumby – Mrs. Erlynne.
Lady Plymdale – Quella donna! Molto interessante! Ho sentito le cose più scioccanti su di lei. Dicono che stia rovinando il povero Windermere. E Lady Windermere, che si comporta in modo sempre così conveniente, la invita! Estremamente divertente! Induce una donna totalmente onesta a fare una cosa totalmente stupida.
Escono. Lady Windermere e Lord Darlington rientrano dalla terrazza.
Lady Windermere – Ora so cosa intendeva dire oggi all’ora del tè. Perché non me l’ha detto chiaramente?
Lord Darlington – Se avessi saputo che le avrebbe chiesto di invitarla stasera, glielo avrei detto.
Lady Windermere – Ha insistito per farla venire. Cosa ho fatto per meritare una cosa simile?
Lord Darlington – Non può vivere con un uomo che la tratta così! Si sentirebbe come se lui le mentisse a ogni ora del giorno.
Lady Windermere – Ha ragione. Ha detto che sarebbe stato mio amico, Lord Darlington. Sia mio amico adesso.
Lord Darlington – Non è possibile un’amicizia tra uomini e donne. C’è passione, adorazione, amore, ma non amicizia. Ti amo.
Lady Windermere – No, no!
Lord Darlington – Sì, ti amo! Lascia questa casa stanotte. Talvolta bisogna scegliere tra vivere la propria vita, completamente, interamente, o condurre un’esistenza falsa, futile, degradante, come richiede il mondo, nella sua ipocrisia. Scegli! Oh, amore mio, scegli.
Lady Windermere – Non ne ho il coraggio.
Lord Darlington – Sì; ne hai il coraggio. Tutta Londra saprà perché l’hai fatto; e chi ti biasimerà? Una volta hai detto che non avresti accettato
compromessi. Sii coraggiosa! Sii te stessa!
Lady Windermere – Ho paura di essere me stessa. Permettimi di riflettere! Permettimi di aspettare! Mio marito potrebbe tornare da me.
Lord Darlington – Dev’essere ora o mai.
Lady Windermere – Allora mai!
Lord Darlington – Mi spezzi il cuore!
Lady Windermere – Il mio è già spezzato.
Lord Darlington – Domani lascerò l’Inghilterra. Non mi vedrai mai più. Addio, Margaret.
Esce Lord Darlington.
Lady Windermere – Come sono sola nella vita! Terribilmente sola!
Lady Plymdale – Mia cara Margaret, con che bella donna ha danzato suo marito! Sarei davvero gelosa se fossi in lei! E’ una sua grande amica?
Lady Windermere – No!
Lady Plymdale – Davvero? Buonanotte, cara.
Dumby – Donna assennata, Lady Windermere. Molte mogli avrebbero obiettato al fatto di far venire Mrs. Erlynne. Ma Lady Windermere possiede
questa cosa inusuale chiamata buon senso.
Lady Plymdale – E Lord Windermere sa che niente somiglia così tanto all’innocenza quanto l’indiscrezione.
Escono Dumby e Lady Plymdale. Entrano Mrs. Erlynne e Lord Windermere.
Mrs. Erlynne – E’ stato un bel ballo! Mi ricorda i vecchi tempi. Sono così contenta di vedere che nulla è cambiato, tranne Margaret. E’ diventata
proprio bella. Se sarò la cognata della Duchessa…
Lady Windermere guarda. Loro non si accorgono della sua presenza.
Mrs. Erlynne – Oh, sì! Si è dichiarato stasera. Povero Augustus, gli ho detto che non gli avrei dato alcuna risposta fino a domani. Sarò una moglie ammirevole per lui. E c’è molto di buono in lui. Naturalmente mi dovrai aiutare in questo. Mi darai una bella sistemazione, Windermere, vero? E penso che sarebbe bene se potessi dirgli che dispongo di 2000 sterline l’anno lasciatemi da qualche lontano parente.
Escono in terrazza.
Lady Windermere – Stare ancora in questa casa è impossibile. Stasera un uomo che mi ama mi ha offerto la sua intera vita. Andrò da lui! (Si siede al tavolo e scrive una lettera, la mette in una busta, e la lascia sul tavolo.) Arthur non mi ha mai capita. Quando leggerà questa, lo farà. E’ lui che ha distrutto il matrimonio, non io. Ho solo distrutto la sua schiavitù.
Esce Lady Windermere. Parker entra e attraversa la sala diretto verso la sala da ballo. Entra Mrs. Erlynne.
Mrs. Erlynne - Lady Windermere è nella sala da ballo?
Mrs. Erlynne – Uscita di casa?
Parker – Sì, signora, sua signoria mi ha detto che ha lasciato una lettera per il signore.
Mrs. Erlynne – Grazie. (Esce Parker.) Uscita di casa! Una lettera indirizzata al marito! No, no! Sarebbe impossibile! Perchè ora ricordo il momento della mia vita che più desidero dimenticare? La vita ripete le sue tragedie? (Apre la lettera e la legge.) Oh, terribile! Le stesse parole che vent’anni fa ho scritto a suo padre! E quanto amaramente sono stata punita per questo! No; la mia punizione, la mia vera punizione è stasera, è ora!
Entra Lord Windermere.
Lord Windermere – Devo andare da mia moglie.
Mrs. Erlynne – Oh, no! E’ molto stanca. Ha detto che non vuole essere disturbata. Mi ha detto di dirtelo! Puoi chiedere di chiamare la mia carrozza, per favore?
Lord Windermere – Certo.
Esce Lord Windermere.
Mrs. Erlynne – Cosa posso fare? La figlia non deve essere come la madre. Come posso salvarla? Come posso salvare la mia bambina? Windermere deve uscire di casa; questo è assolutamente necessario. Ma come posso fare? Ah!
Entra Lord Augustus.
Lord Augustus – Cara signora, sono così in ansia! Non posso avere una risposta?
Mrs. Erlynne – Lord Augustus, mi ascolti. Deve portare subito Lord Windermere al club e trattenerlo il più a lungo possibile. Ha capito?
Lord Augustus – E la mia ricompensa?
Mrs. Erlynne – La sua ricompensa? Oh! Me lo chieda domani. Ma non perda di vista Windermere stanotte. Se lo farà, non la perdonerò mai. Ricordi che deve trattenere Windermere al club e non lasciarlo tornare stanotte.
Esce Mrs. Erlynne.
ATTO 3
Le stanze di Lord Darlington.
Lady Windermere – Perchè non viene? Arthur deve aver letto la mia lettera. Se gli importasse di me, mi avrebbe seguita. Ma non gli importa. E’
affascinato da quella donna, dominato da lei. Se una donna vuole tenersi un uomo, deve fare appello a quanto c’è di peggio in lui. Trattiamo gli uomini come dei e loro ci lasciano; trattiamoli come bestie e loro sono fedeli. Devo tornare indietro, no; non posso tornare indietro. Quella lettera fatale! Lord Darlington lascia l’Inghilterra domani. Andrò con lui. Oh! Ecco! Cosa farò? Cosa posso dire?
Entra Mrs. Erlynne.
Mrs. Erlynne – Lady Windermere! Grazie a Dio sono arrivata in tempo. Deve tornare immediatamente a casa di suo marito.
Lady Windermere – Non mi si avvicini!
Mrs. Erlynne – Deve lasciare subito questo posto e tornare direttamente a casa.
Lady Windermere – Mrs. Erlynne, lo so perchè lei è qui. Mio marito l’ha mandata per convincermi a tornare con le lusinghe.
Mrs. Erlynne – Oh! Lei non pensa questo, non può.
Lady Windermere – Torni da mio marito, Mrs. Erlynne. Appartiene a lei e non a me. Suppongo tema uno scandalo. Sarà il peggior scandalo che ci sia stato a Londra da anni. Vedrà il suo nome in ogni giornale volgare.
Mrs. Erlynne – Lady Windermere, sta facendo un orribile a torto a suo marito. Non sa che lei è qui. Pensa che lei stia dormendo nella sua stanza.
Lui non ha mai letto la lettera folle che gli ha scritto!
Lady Windermere – Non l’ha mai letta!
Mrs. Erlynne – No, non ne sa niente.
Lady Windermere – Se mio marito non ha letto la mia lettera, perchè lei è qui? Chi le ha detto dove sarei andata?
Mrs. Erlynne – Suo marito non ha mai visto la lettera. Io l’ho vista, io l’ho aperta. Io l’ho letta.
Lady Windermere – Ha aperto una mia lettera per mio marito? Non doveva osare!
Mrs. Erlynne – Ecco la lettera. Suo marito non l’ha mai letta. Non la leggerà mai. Non avrebbe mai dovuto essere scritta.
La straccia e la getta via.
Lady Windermere – Come ha saputo che quella era la mia lettera?
Mrs. Erlynne – Oh! Perchè non crede a niente di ciò che le dico?
Lady Windermere – Non posso fidarmi di lei.
Mrs. Erlynne – Pensi ciò che vuole di me, ma torni dal marito che ama.
Lady Windermere – Non lo amo.
Mrs. Erlynne – Lady Windermere, non dica cose così terribili. Torni da suo marito, e prometto di non avere mai nulla a che fare con la vita
di suo marito o con la sua.
Lady Windermere – Cosa intende? Cos’ho a che fare io con lei?
Pausa.
Mrs. Erlynne – Niente, ma le dico che Arthur la ama!
Lady Windermere – Arthur? E mi dice che non c’è niente tra voi?
Mrs. Erlynne – Lady Windermere, giuro che suo marito è innocente. Se avessi mai pensato che un sospetto così mostruoso le sarebbe passato per la mente, sarei morta piuttosto che incrociare la sua vita… oh!
Lady Windermere – Parla come se avesse un cuore. Le donne come lei non hanno cuore. Il cuore non è in lei. Lei è merce da compravendita.
Mrs. Erlynne – Pensi ciò che vuole di me. Non sa cosa l'aspetta se non lascia subito questa casa: sarà disprezzata, derisa, abbandonata, una reietta. Si paga per i propri peccati, e poi si paga ancora, si paga per tutta la vita. Posso aver rovinato la mia vita, ma non le permetterò di rovinare la sua. Ha un bambino, Lady Windermere. Torni da quel bambino che forse la sta chiamando proprio adesso. Dio le ha dato quel bambino, il suo posto è con il suo bambino.
Lady Windermere scoppia a piangere e nasconde il viso tra le mani.
Lady Windermere – Mi porti a casa. Mi porti a casa.
Mrs. Erlynne – Venga! Dov’è il suo mantello? Qui. Lo metta. Venga subito!
Lady Windermere – Ferma! Non sente delle voci? E’ mio marito! Sta entrando! Mi salvi!
Voci all’esterno.
Mrs. Erlynne – Silenzio! Sono qui per salvarla, se posso. Là! (Indica la tenda.) Alla prima occasione, scappi!
Lady Windermere – Ma lei?
Mrs. Erlynne – Oh! Per me non importa. Li affronterò.
Lady Windermere si nasconde dietro alla tenda.
Lord Augustus – Sciocchezze, caro Windermere, non devi andartene!
Mrs. Erlynne – Lord Augustus! Allora sono io ad essere perduta!
Esita per un momento, poi si guarda attorno ed esce. Entrano Lord Darlington, Lord Windermere e Lord Augustus.
Lord Augustus – Grazie. Mrs. Erlynne era molto bella stasera, vero? Una donna molto intelligente. E’ una gran cosa imbattersi in una donna che ti capisce completamente.
Lord Windermere – E’ una cosa terribilmente pericolosa. Si finisce sempre per sposarne una.
Lord Augustus – Vuoi farne una donna perfida. Non lo è!
Lord Darlington – Oh! Le donne perfide innervosiscono. Le donne oneste annoiano. E’ la sola differenza tra loro.
Lord Augustus – Mrs. Erlynne ha un futuro davanti a lei.
Lord Darlington – Mrs. Erlynne ha un passato davanti a lei.
Lord Augustus – Preferisco le donne con un passato. E’ sempre così divertente parlare con loro.
Lord Darlington – Beh, avrai molti argomenti di conversazione con lei.
Lord Windermere – Devi lasciare in pace Mrs. Erlynne. Non sai veramente niente di lei, e parli sempre di scandali che la riguardano.
Lord Darlington – Mio caro, non parlo mai di scandali. Faccio solo pettegolezzi.
Lord Windermere – Che differenza c’è tra scandalo e pettegolezzo?
Lord Darlington – Oh! Il pettegolezzo è affascinante! Ma lo scandalo è pettegolezzo reso noioso dalla morale. Ora, io non moralizzo mai. Un uomo
che moralizza è in genere un ipocrita, e una donna che moralizza è sempre bruttina.
Lord Augustus – Proprio il mio stesso parere, caro ragazzo, proprio il mio stesso parere.
Lord Darlington – Mi spiace sentirlo, Tuppy; quando la gente è d’accordo con me, penso sempre che devo avere torto.
Lord Windermere – Darlington, giochiamo a carte. Giochi, Tuppy, vero?
Lord Augustus – Non posso, caro ragazzo. Ho promesso a Mrs. Erlynne di non giocare mai più.
Lord Darlington – Non farti traviare dalle strade della virtù. Se fossi migliore, saresti perfettamente noioso.
Lord Windermere – Questa è la cosa peggiore delle donne. Vogliono sempre che uno sia buono.
Lord Darlington – Ci trovano sempre cattivi!
Lord Windermere – Non penso che siamo cattivi. Penso che siamo tutti buoni, tranne Tuppy.
Lord Darlington – No, siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano le stelle.
Lord Windermere – Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano le stelle? Parola mia, sei molto romantico stasera, Darlington.
Lord Augustus – Troppo romantico! Devi essere innamorato. Chi è la ragazza?
Lord Darlington – La donna che amo non è libera.
Lord Augustus – Una donna sposata, allora! Beh, non c’è niente al mondo come la devozione di una donna sposata. E’ una cosa di cui nessun uomo sposato sa nulla.
Lord Darlington – Oh! Non mi ama. E’ una donna onesta. E’ la sola donna onesta che abbia mai conosciuto in tutta la mia vita.
Lord Augustus – Beh, sei un ragazzo fortunato! Io ho incontrato centinaia di donne oneste. Mi pare di non conoscere altro che donne oneste. Conoscerle è insegnamento della classe borghese.
Lord Windermere – Quanto siete cinici voi ragazzi!
Lord Darlington – Cosa vuol dire cinico?
Lord Windermere – Un uomo che conosce il prezzo di tutto e il valore di niente.
Lord Darlington – Parli come se fossi un uomo d’esperienza.
Lord Windermere – Lo sono.
Lord Darlington – Sei troppo giovane!
Lord Windermere – Quello è un grande errore. L’esperienza è questione di intuito riguardo alla vita.
Lord Darlington – Esperienza è il nome che gli uomini danno ai loro errori.
Lord Augustus - Vede il ventaglio di Lady Windermere sul sofà. – Per Giove, Darlington ha una donna nelle sue stanze!
Lord Augustus – Arthur! Devo farti vedere qualcosa. Darlington ha tenuto qui nelle sue stanze una donna per tutto il tempo. Ecco il suo ventaglio.
Lord Windermere – Buon Dio! Prende il ventaglio. Lord Darlington! Cosa ci fa il ventaglio di mia moglie qui nelle sue stanze?
Lord Darlington – Il ventaglio di sua moglie? Non lo so.
Lord Windermere – Lo deve sapere. Chiedo una spiegazione.
Lord Darlington (a parte) – E’ qui, dopotutto!
Lord Windermere – Parli, sir! Perchè il ventaglio di mia moglie è qui? Mi risponda! Per Dio! Perlustrerò le sue stanze, e se mia moglie è qui…
Lord Darlington – Non perlustrerà le mie stanze. Glielo vieto!
Lord Windermere – Canaglia! Non lascerò questa stanza finché non avrò cercato in ogni angolo! Cosa si muove dietro questa tenda?
Si precipita verso la tenda. Entra Mrs. Erlynne.
Mrs. Erlynne – Lord Windermere! Tutti si voltano. Lady Windermere esce da dietro la tenda e sgattaiola via dalla stanza. Temo di aver scambiato il ventaglio di sua moglie con il mio per errore quando ho lasciato casa sua stasera. Mi spiace molto.
Gli prende il ventaglio. Lord Windermere la guarda con disprezzo. Lord Augustus si volta.
ATTO 4
Salottino della casa di Lord Windermere.
Lady Windermere – Come posso dirglielo? Non posso. Mi chiedo cosa sia successo dopo che sono fuggita da quella orribile stanza. Forse lei ha detto loro la vera ragione per cui era lì, e il vero significato di quel ventaglio. Oh, se lo sapesse. Non mi perdonerebbe mai.
Entra Parker.
Parker – Sua signoria ha suonato?
Lady Windermere – Sì. Hai scoperto a che ora è rientrato Lord Windermere la notte scorsa? Ha chiesto di me?
Parker – Sua signoria non è tornato fino alle cinque. Ha dettp qualcosa riguardo il ventaglio di sua signoria. Il ventaglio è andato perduto, signora?
Lady Windermere – Non importa. Va bene. (Esce Parker.) Glielo dirà sicuramente! Perché dovrebbe esitare tra la sua e la mia rovina? Strano!
L’avrei svergognata pubblicamente in casa mia. Ha accettato il pubblico disonore in casa d’altri per salvarmi. C’è un’amara ironia nel modo in cui
parliamo di donne brave e cattive. Se non lo dice lei, devo farlo io. Oh! Che vergogna, che vergogna.
Entra Lord Windermere.
Lord Windermere – Margaret, come sei pallida!
Lady Windermere – Ho dormito molto male.
Lord Windermere – Mi spiace così tanto. Sono arrivato terribilmente in ritardo e non volevo svegliarti. Stai piangendo, cara.
Lady Windermere – Sì, sto piangendo, perchè devo dirti qualcosa, Arthur.
Lord Windermere – Mia cara bambina, tu non stai bene. Andiamocene in campagna.
Lady Windermere – Non posso andarci oggi, Arthur. C’è qualcuno che voglio vedere prima di lasciare la città, qualcuno che è stato gentile con me.
Lord Windermere – Gentile con te? Non starai pensando a quella donna sciagurata che è venuta qui ieri sera? Non immagini… no, non potresti.
Lady Windermere – No. Ora so che avevo torto ed ero una stupida.
Lord Windermere – E’ stato molto bello da parte tua riceverla ieri sera, ma non la dovrai vedere mai più. Margaret, pensavo che Mrs. Erlynne volesse essere buona, condurre nuovamente una vita decorosa. Credevo a ciò che mi aveva detto, mi sbagliavo. E’ cattiva, cattiva quanto può esserlo una donna.
Lady Windermere – Arthur, non penso che le persone possano essere divise in buone e cattive come se appartenessero a due razze diverse. E non penso che Mrs. Erlynne sia una donna cattiva, so che non lo è. Voglio vederla. Voglio che lei venga qui.
Lord Windermere – Mai!
Lady Windermere – E’ venuta qui una volta come tua ospite. Ora deve venire come mia ospite.
Lord Windermere – Margaret, se sapessi dov’è andata Mrs. Erlynne la scorsa notte, dopo aver lasciato questa casa, non siederesti nella stessa stanza con lei. E’ stata assolutamente vergognosa, l’intera cosa.
Lady Windermere – Arthur, non posso più sopportarlo. Devo dirtelo. La scorsa notte…
Entra Parker con il ventaglio di Lady Windermere e un biglietto.
Parker – Mrs. Erlynne ha chiamato per restituire il ventaglio di sua signoria che ha portato via per errore ieri sera. Mrs. Erlynne ha scritto un messaggio sul biglietto.
Lady Windermere – Oh, chiedi a Mrs. Erlynne di salire. Sarò molto lieta di vederla.
Parker prima esce e poi rientra.
Parker – Mrs. Erlynne.
Entra Mrs. Erlynne. Esce Parker.
Mrs. Erlynne – Come va, Lady Windermere? Sono così mortificata per il suo ventaglio. Non capisco come abbia potuto commettere un errore così
sciocco. Ho pensato di cogliere l’opportunità di restituirle quanto è di sua proprietà, con molte scuse per la mia disattenzione, e dirle addio.
Lady Windermere – Addio? Se ne va, Mrs. Erlynne?
Mrs. Erlynne – Sì; torno a vivere all’estero. Il clima inglese non mi si confà. Il mio cuore è afflitto qui, e non mi piace. Preferisco vivere nel sud. Londra è troppo piena di nebbia e gente seria. Se sia la nebbia a produrre gente seria o la gente seria a produrre la nebbia non lo so, e quindi parto questo pomeriggio in treno.
Lady Windermere – La rivedrò mai, Mrs. Erlynne?
Mrs. Erlynne – Temo di no. Le nostre vite sono troppo lontane. Ma c’è qualcosa che potrebbe fare per me. può darmi una sua fotografia, Lady Windermere? Magari col suo bambino?
Lady Windermere – Oh, con piacere. Vado a prenderla (Esce).
Lord Windermere (a Mrs. Erlynne a bassa voce). – E’ mostruoso che tu sia venuta qui dopo la tua condotta della scorsa notte.
Mrs. Erlynne – Molte grazie. (Esce Lady Windermere.) Sembri piuttosto in collera stamane, Windermere. Perché? Margaret ed io stiamo splendidamente insieme.
Lord Windermere – Non posso sopportare di vederti con lei. Mi hai indotto a procurarti un invito per il ballo di mia moglie.
Mrs. Erlynne – Per il ballo di mia figlia, sì.
Lord Windermere – Sei venuta, e un’ora dopo aver lasciato la casa vieni trovata nella camera di un uomo; sei in disgrazia davanti a tutti. Quindi ho il diritto di guardarti per quella che sei: una donna che non vale niente, viziosa. Ho il diritto di dirti di non avvicinarti mai più a mia moglie.
Mrs. Erlynne – Mia figlia, intendi.
Lord Windermere – Non hai il diritto di reclamarla per figlia. L’hai lasciata, abbandonata quando era una bambina, per un amante che ti ha poi a sua volta abbandonata. Per vent’anni della tua vita hai vissuto senza tua figlia, senza un pensiero per tua figlia. Un giorno hai letto nei giornali che aveva sposato un uomo ricco. Sapevi che pur di non farle sapere che una donna come te è sua madre avrei sopportato tutto. Hai iniziato il tuo ricatto.
Mrs. Erlynne – Non usare brutte parole, Windermere. Sono volgari. Ho visto la mia occasione, è vero, e l’ho colta.
Lord Windermere – Sì, l’hai colta e l'hai rovinata la scorsa notte facendoti scoprire. Il tuo errore grossolano di prendere qui il ventaglio di mia moglie e lasciarlo nelle stanze di Darlington è imperdonabile. Non posso sopportarne più la vista. Mia moglie non dovrà mai più usarlo. Avresti dovuto tenerlo.
Mrs. Erlynne – Penso che lo terrò. Chiederò a Margaret di darmelo.
Lord Windermere – Cosa pensavi di fare venendo qui stamattina?
Mrs. Erlynne – Dire addio alla mia cara figlia, naturalmente. Oh, non ho l’ambizione di recitare il ruolo della madre. Solo una volta nella vita ho conosciuto i sentimenti di una madre, è stato la scorsa notte. Sono stati terribili, mi hanno fatto soffrire. Del resto, non potrei atteggiarmi a madre con una figlia cresciuta. Lasciamo che tua moglie accarezzi il ricordo della madre morta. Non voglio interferire con le sue illusioni? Ho perso un’illusione la scorsa notte. Pensavo di non avere cuore. Ho scoperto che ce l’ho, e un cuore non fa per me, Windermere. Uscirò completamente dalle vostre vite.
Lord Windermere – Ora mi spiace di non aver spiegato subito tutto a mia moglie.
Mrs. Erlynne – Mi pento delle mie cattive azioni. Tu ti penti delle tue buone azioni, questa è la differenza tra noi.
Lord Windermere – Non mi fido di te. Lo dirò a mia moglie. E’ meglio per lei saperlo, e saperlo da me.
Mrs. Erlynne – Non glielo dirai, non te lo permetto. E’ il mio segreto, non il tuo. Se deciderò, glielo dirò prima di lasciare questa casa o non lo farò mai.
Entra Lady Windermere.
Lady Windermere – Mi spiace così tanto di averla fatta aspettare, ecco la foto con il mio bambino.
Mrs. Erlynnne - Come si chiama il suo bambino?
Lady Windermere – Gerard, come il mio caro padre. Se fosse stata una bambina, l’avrei chiamata come mia madre. Mia madre si chiama come me,
Margaret.
Mrs. Erlynne – Anch’io mi chiamo Margaret. (Pausa) Lei è devota alla memoria di sua madre, suo marito me lo ha detto.
Lady Windermere – Tutti abbiamo degli ideali nella vita. Il mio è mia madre.
Mrs. Erlynne – Gli ideali sono cose pericolose. Sono meglio le cose reali. Feriscono, ma sono meglio.
Lady Windermere – Se perdessi i miei ideali, perderei tutto. Pausa.
Mrs. Erlynne – Suo padre le parlava spesso di sua madre?
Lady Windermere – No, ne soffriva troppo. Mi ha raccontato che è morta pochi mesi dopo la mia nascita. Mio padre è morto di crepacuore. La sua vita è stata rovinata.
Mrs. Erlynne – Temo di dover andare adesso, Lady Windermere.
Lady Windermere – Arthur, ti spiace controllare se la carrozza di Mrs. Erlynne è tornata? (Lord Windermere esita, lascia la stanza.) Oh! Cosa posso dirle? Lei mi ha salvato la scorsa notte.
Mrs. Erlynne – Zitta, non parli di questo.
Lady Windermere – Non accetterò il suo sacrificio. Dirò tutto a mio marito.
Mrs. Erlynne – Non sciupi la sola cosa buona che io abbia mai fatto nella vita: mi prometta che la notte scorsa rimarrà un segreto tra noi. Non deve rovinare il suo amore. L’amore è semplice da uccidere. Mi prometta che non glielo dirà mai, Lady Windermere. Insisto.
Lady Windermere – E’ la sua volontà, non la mia.
Mrs. Erlynne – Sì, è la mia volontà. E non si dimentichi mai del suo bambino, mi piace pensare a lei come ad una madre.
Lady Windermere – Solo una volta nella vita ho dimenticato mia madre, è stato la notte scorsa. Oh, se mi fossi ricordata di lei non sarei stata così insensata, così depravata.
Mrs. Erlynne – Zitta, la notte scorsa è finita. (Entra Lord Windermere.) E' il momento dell’addio. Vi sembrerò ridicola, ma mi sono affezionata molto a questo ventaglio. Me lo dareste? Lord Windermere dice che potete farlo. So che è un suo regalo.
Lady Windermere – Oh, certo. Ma c’è scritto sopra il mio nome, "Margaret”.
Mrs. Erlynne – Ma abbiamo lo stesso nome.
Lady Windermere – Dimenticavo. Naturalmente, lo prenda pure. Che straordinaria fortuna che il nostro nome sia lo stesso!
Mrs. Erlynne – Proprio straordinaria. Grazie, mi ricorderà per sempre di lei.
Entra Parker.
Parker – Lord Augustus Lorton. E’ arrivata la carrozza di Mrs. Erlynne.
Entra Lord Augustus.
Lord Augustus – Buongiorno, caro ragazzo. Buongiorno, Lady Windermere.
(Vede Mrs. Erlynne.) Mrs. Erlynne!
Mrs. Erlynne – Come va, Lord Augustus? Sta bene, stamattina?
Lord Augustus – Perfettamente, grazie, Mrs. Erlynne.
Mrs. Erlynne – Addio, Lord Windermere. Lord Augustus! Non mi scorterebbe alla mia carrozza? Potrebbe portare il ventaglio.
Escono Mrs. Erlynne e Lord Augustus.
Lady Windermere – Non parlerai mai più male di Mrs. Erlynne, Arthur?
Lord Windermere – E’ migliore di quanto si pensi.
Lady Windermere – E’ migliore di quanto sia io.
Lord Windermere – Bimba, appartenete a due mondi diversi. Nel tuo mondo il male non è mai entrato.
Lady Windermere – Non dire questo, Arthur. Esiste lo stesso mondo per tutti noi, e bene e male, peccato e innocenza, vanno a braccetto.
Lord Windermere – Tesoro, perchè dici così?
Lady Windermere – Oh Arthur, non amarmi di meno, ed io avrò più fiducia in me. Avrò assoluta fiducia in te.
Entra Lord Augustus.
Lord Augustus – Arthur, mi ha spiegato tutto! (Lady Windermere sembra terribilmente spaventata. Lord Augustus prende Windermere per il braccio e parla velocemente e a bassa voce.) Mi ha spiegato ogni cosa. Le abbiamo fatto tutti un torto immenso. E’ stato solo per amor mio che è andata nelle stanze di Darlington. Prima ha chiamato al club, per non farmi stare in ansia, ma le hanno detto che me ne ero andato… poi, ovviamente spaventata quando ha sentito che tutti noi stavamo entrando, si è ritirata in un’altra stanza. Ci siamo comportati tutti brutalmente con lei. E’ proprio la donna per me. La sola condizione che ha posto è che viviamo per sempre fuori dall’Inghilterra. Mrs. Erlynne mi ha concesso l’onore di diventare mia moglie.
Lord Windermer – Ebbene, sta certamente per sposare una donna molto intelligente!
Lady Windermere – Ah, sta per sposare una donna molto buona!
FINE