NELL’ACQUA DELLA CHIARA FONTANA
(Or. Dans l’eau de la claire fontaine di G. Brassens)
(...)
Volli coprire le sue spalle
tutte di petali di rosa
ma il suo seno era così minuto
che fu sufficiente una rosa.
(...)
CANTICO DEI DROGATI
(...)
Io che non vedo più
che folletti di vetro
che mi spiano davanti
che mi ridono dietro.
Come potrò dire a mia madre
che ho paura?
(...)
FIUME SAND CREEK
(...)
Fu un generale di vent’anni
occhi turchini e giacca uguale.
Fu un generale di vent’anni
figlio d’un temporale.
Ora i bambini dormono
sul fondo del Sand Creek
UN MATTO
Tu prova ad avere un mondo nel cuore
e non riesci ad esprimerlo con le parole
(...)
qui sulla collina dormo malvolentieri
eppure c’è luce ormai nei miei pensieri,
qui nella penombra ora invento parole
ma rimpiango una luce, la luce del sole.
(...)
IL SUONATORE JONES
(...)
Libertà l’ho vista dormire
nei campi coltivati
a cielo e denaro,
a cielo ed amore,
protetta da un filo spinato.
(....)
VALZER PER UN AMORE
(...)
e per questo ti dico amore amor
io t’attenderò ogni sera
ma tu vieni non aspettare ancor
vieni adesso finché è primavera.
LA BALLATA DEGLI IMPICCATI
(Ispirata alla “Ballade des pendus” di F. Villon)
Tutti morimmo a stento
ingoiando l’ultima voce
tirando calci al vento
vedemmo sfumar la luce.
LEGGENDA DI NATALE
(Ispirata a Le Père Noël et la petite fille di G. Brassens)
Parlavi alla luna giocavi coi fiori
avevi l’età che non porta dolori
e il vento era un mago, la rugiada una dea
nel bosco incantato di ogni tua idea
(...)
CARLO MARTELLO RITORNA DALLA BATTAGLIA DI POITIERS
Re Carlo tornava dalla guerra
lo accoglie la sua terra
cingendolo d'allor
al sol della calda primavera
lampeggia l'armatura
del sire vincitor
(...)
CANZONE DEL MAGGIO
(Liberamente tratta da un canto del maggio francese 1968
(...)
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
S’I’ FOSSE FOCO (da un sonetto di Cecco Angiolieri)
(...)
S’i’ fosse Cecco com’i’ sono e fui
torrei le donne giovani e leggiadre
e vecchie e laide lasserei altrui.
UN CHIMICO
(...)
Primavera non bussa, lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne, i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.
LA CANZONE DI MARINELLA
(...)
Dicono poi che mentre ritornavi
nel fiume chissà come scivolavi
e lui che non ti volle creder morta
bussò cent'anni ancora alla tua porta
(...)
BALLATA DELL'AMORE CIECO
(...)
Fuori soffiava dolce il vento
tralalalalla tralallaleru
ma lei fu presa da sgomento
quando lo vide morir contento.
(...)
LA GUERRA DI PIERO
(...)
E se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore"
AMORE CHE VIENI, AMORE CHE VAI
(...)
venuto dal sole o da spiagge gelate
perduto in novembre o col vento d'estate
io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
amore che vieni, amore che vai
io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
amore che vieni, amore che vai.
BOCCA DI ROSA
(...)
C’era un cartello giallo
con una scritta nera
diceva: “Addio Bocca di rosa
con te se ne parte la primavera”.
LA BALLATA DEL MICHE'
(...)
domani alle tre
nella fossa comune cadrà
senza il prete e la messa perché d'un suicida
non hanno pietà
(...)
RECITATIVO
(...)
noi che invochiam pietà siamo i drogati.
Dell’inumano varcando il confine
conoscemmo anzitempo la carogna
che ad ogni ambito sogno mette fine:
che la pietà non vi sia di vergogna
(...)
GIROTONDO
(...)
La guerra è dappertutto,
Marcondiro’ndera
la terra è tutta un lutto, chi la consolerà?
Ci penseran gli uomini, le bestie e i fiori
i boschi e le stagioni con i mille colori.
IL PESCATORE
(...)
Ma all’ombra dell’ultimo sole
s’era assopito il pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
UN GIUDICE
(...)
giudice finalmente,
arbitro in terra del bene e del male.
E allora la mia statura non dispensò più buonumore
a chi alla sbarra in piedi mi diceva “Vostro Onore”,
e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio,
(...)
INVERNO
(...)
Ma tu che stai,
perché rimani?
Un altro inverno
tornerà domani
cadrà altra neve
a consolare i campi
cadrà altra neve
sui camposanti.
VIA DEL CAMPO
(...)
Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.
LA COLLINA
(...)
lui che offrì la faccia al vento,
la gola al vino e mai un pensiero
non al denaro, non all’amore né al cielo.
(...)
DON RAFFAÉ
(...)
Ah che bell’ ’o café
pure in carcere ‘o sanno fâ
co’ â ricetta ch’a Ciccirinella,
compagno di cella,
ci ha dato mammà.
GEORDIE
(...)
Salvate le sue labbra, salvate il suo sorriso,
non ha vent'anni ancora
cadrà l'inverno anche sopra il suo viso,
potrete impiccarlo allora
(...)
PREGHIERA IN GENNAIO
(...)
Dio di misericordia, il tuo bel Paradiso
l’hai fatto soprattutto per chi non ha sorriso
per quelli che han vissuto con la coscienza pura;
l’Inferno esiste solo per chi ne ha paura.
IL TESTAMENTO
(...)
Quando la Morte mi chiederà
di restituirle la libertà
forse una lacrima, forse una sola
sulla mia tomba si spenderà
forse un sorriso, forse uno solo
dal mio ricordo germoglierà
(...)
FILA LA LANA
(...)
Ma la dama abbandonata
non ritroverà il suo amore
e il gran ceppo del camino
non varrà a scaldarle il cuore
(...)
CANZONE DELL'AMORE PERDUTO
(...)
E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano,
li rimpiangerai
CITTA' VECCHIA
(...)
Se tu penserai, se giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo.
Sul web potrete ascoltare le canzoni di Fabrizio de André sul sito https://archive.org/details/tntvillage_485451