Mi chiamo Solar. Autrice e unica redattrice del sito Cultura&Svago, amo i fiori, la natura, il mare.
Prediligo l'estate a tutte le altre stagioni. Provo a descrivermi attraverso una poesia, i miei haiku e le mie foto.
ALBUM
Tra le foto in bianco e nero
ritrovo una bambina;
ha un buffo nastro in testa,
sorride quietamente.
Chissà a chi sorrideva?
Tornar bambina? Forse.
Forse mi basterebbe
saper ancora
sorridere di tutto
e ridere di niente.
HAIBUN
Mi piace più tornar bambina che togliermi dai piedi. Torno bambina amando le cose semplici, mantenendo sempre la curiosità di sapere, sentendomi come chi non è ancora compiuto e ha ancora tanta strada davanti. Sentirsi bambini significa avere ingenuità e voglia di credere in ciò che ci circonda.
l'ora è arrivata-
compiuti i sessant'anni
torno bambina
nata ai tropici
cerco il sole e amo il mare-
scelgo l’estate
sono curiosa
leggo scrivo e ricerco
anche di notte
aspettavamo
la festa del patrono-
splendidi fuochi
Questo è un TANKA (5-7-5 + 7-7 sillabe).
scendo e risalgo
dalla scalinatella
della costiera
ami la vita
tutto ti appare bello
sorridi al mondo
NON MI CONFONDA IL VENTO
Non mi confonda il vento
coi suoi spifferi e schizzi
e la risacca del mare.
Ecco la primavera
coi suoi nuovi boccioli,
profumi e promesse,
nuova gioia di vivere
che spegne i brontolii.
Entra ovunque la primavera
e invade il vecchio mondo
soffiando via i malumori
e offrendoci il Sole
coi suoi caldi raggi.
Poesia di Cultura&svago
SONO AGNOSTICA
A differenza degli atei (i quali sostengono che non esiste alcun dio), gli agnostici non ammettono alcuna certezza e non parlano di un dio che non saprebbero
neppure definire. Mi definisco agnostica (non so, non conosco) perché ammetto tutti i limiti dell'essere umano e non credo in verità assolute.
Mi piace pensare che, pur non avendo certezze, sono aperta alla ricerca e credo che possiamo scoprire tanto, ma senza scomodare dogmi e verità rivelate. La curiosità è alla base di ogni scoperta
scientifica. I dogmi, le superstizioni e, purtroppo, le religioni hanno interrotto o fuorviato il progresso scientifico per timore che le proprie "verità indiscutibili" perdessero il loro
fondamento.
non so sottrarmi
al richiamo del mare-
neanche in inverno
sessantaquattro-
son tante le mie aurore
e ancor verranno
figlia del sole
il mare è mio fratello-
sogno l'estate
coltivo fiori-
mi immergo nei colori
del mio giardino
richiudo un libro-
mi sento un po' più ricca
a ogni lettura
somiglio a un'ape
attratta dal nettare-
coltivo fiori
Foto di Cultura&svago