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Rende felici
mangiare la mattina
Il pane caldo
La sera a casa
a mangiare la zuppa
Tutti riuniti
sulla zuppiera
fumavano gli gnocchi
la domenica
col cappuccino
ed il cornetto caldo-
tutti a tavola
Odor di caffè
Poche coccole ancora
prima di uscire
in una stalla-
buon latte appena munto
fin dal mattino
Sobbolle all'alba
ragù napoletano
Gusti perduti
Dolce risveglio
con spremute d’arancia
Ogni mattina
ceppi ardenti-
cuociono sulla brace
le caldarroste
nuova energia-
prendo uno zabaione
ogni mattina
di paste e caffè
profuma la mia casa-
ogni mattina
Sudore e gioia
Ringrazio i contadini
per pane e vino
Le marmellate
Ricordo dell'estate
nella dispensa
finestre aperte-
forte aroma di caffè
a colazione
Nei primi caldi
Degusto una granita
con tanta frutta
Tutte le sere
Un po' di latte caldo
Mi fa dormire
accanto al fuoco-
ardono nel camino-
le caldarroste
Sul gas borbotta
ricetta della nonna
Pancotto al sugo
il semolino
per la cena del nonno-
col formaggino
forte ribolle-
rinvasa il pomodoro
la contadina
vecchi ricordi
rimpatriata di amici
con nuovo vino
e sarà pane
sul desco per la cena-
dopo il lavoro
giovani in lotta-
non un tozzo di pane
ma la libertà
dona tepore
un tè nel pomeriggio-
con il limone
Poi lavo il viso
Caffè caldo al mattino
con la brioche
Pace in famiglia
La polenta fumante
e tutti a pranzo
Buon pranzo a tutti
Su ogni povero desco
non manchi il pane
Pasta e fagioli
La carne dei poveri
per una cena
camino acceso-
le castagne arrostite
sui ceppi ardenti
nella mia infanzia
la zuppa con gli avanzi
piena di aromi
risento ancora
odore di frittelle
per il natale
Picnic estivo
Arancini di riso
e anguria fresca
sul pane bianco
il pomodoro fresco-
ricordi antichi
sospendo fuori
ceste di fichi secchi-
un volo d'api
A fine estate
L’ultima melagrana
ho catturato
Nel mio cestino
ormai si è rinsecchita
Non l’apro ancora
Aspetto ancora
Gusterò con qualcuno
quel dolce pomo
Il succo schizza
mentre afferriamo i chicchi
Quanta allegria
vecchi mulini-
preparavano all'alba
farina e pane
farina pura-
impastavano i dolci
le vecchie mani
Tutti a tavola
le uova al tegamino
Che ricca cena
Mentre bolliva
la zuppa con gli avanzi
mamma cantava
nel piatto a cena-
accanto alla minestra
un fiore in boccio
di sale e miele-
taralli della nonna
come una volta
La mamma canta
Prepara le ciambelle
per colazione
la ricca cena
le uova col pancotto
ricordo ancora
la domenica
preparava i taralli
per i nipoti
Casa dei nonni
Profumo di biscotti
dalla finestra
Merende estive
Pane col pomodoro
dai mille odori
calura estiva-
la granita in giardino
mi rinfresca
della mattina
amo il risveglio lento-
col caffè caldo
un buon caffè
mi concilia col mondo-
fin dal mattino
ci sarà il pane
sul desco per la cena-
dopo il lavoro
su rosse foglie
di vite le freselle
con pane e olio
tante nocciole-
ne riempie i fichi secchi
la contadina
nel fumo del tè
il Natale giapponese-
col tiramisù