Keiryu, katauta, baishu, sedoka ed altre poesie di ispirazione giapponesi.

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KEIRYU

Il keiryu è una forma poetica giapponese composta da cinque righe di 7-9-8 / 9.9 sillabe. Simile all'haiku e al tanka, il suo contenuto si riferisce alla natura, ma la seconda parte ha un richiamo intimistico, che rivela l'animo del poeta.

un verde cardellino
su un ramo fiorito gorgheggia
il suo richiamo d’amore-
solo un canto in risposta porrà
fine alla sua solitudine

un ticchettìo mi sveglia
la pioggia batte senza posa
sta innaffiando il mio giardino
si sente il borbottio del mare
strano silenzio dentro di me

 

volge al tramonto il sole

s'immerge lentamente in mare

si porta via anche i colori

lasciando in giro il grigio e il nero

in una inquietante oscurità

(foto mia)


il tempo ha i suoi umori
se il sole non mi riscalda più
c'è la piogggia che mi bagna-
primavera è una capricciosa
bimba bella se piange o ride

alto vola il gabbiano
splendida apertura alare
lascia il mare e cerca alture-
il pensiero lo segue lassù
non guarda alla terra ma al cielo

 

lieto sorge il mattino
i raggi del sole inondano
il letto ancora disfatto-
speranza dopo i temporali
ritorna il sereno e la quiete


mi osservo nello specchio
intorno agli occhi tanti raggi
punte di stelle alle labbra
rido di me invecchiata ma ho
sole e stelle in viso sorrido

 

Dipinto di FREDERICK FRIESEKE

col pensiero assaporo
delizia quando amico sole
darà loro pieno gusto-
i gelsi sono dimenticati
non più sapori naturali

 

 

arriverà l'estate
spalancherò porte e finestre
darò il benvenuto al sole-
tre medi di gioia e follìe poi
finestre chiuse malinconia

 



una porta è ben chiusa

le vetrate sono oscurate

i battenti ben serrati

non possono uscire i ricordi
non possono entrare emozioni

festosa come l'onda

del mare che bacia la riva

gioiosa come i gabbiani-

sospinta come fossi un bambù

il vento soffia indifferente


 

spettinata dal vento

che mi divide da ogni cosa

che impertinente mi scuote-

vado incontro con leggerezza

al mio giorno senza timore

 

 


dono questa rosa a te
che sei così triste e infelice
che credi vuota la vita
la sua freschezza ti disseti
il suo profumo ti commuova


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oggi il mare mi invita

con le sue esaltanti fresche acque

mi immergo nel mio elemento

nel grembo del mare è il ricetto

è lì ogni rigenerazione

scorron le onde del mare

come gli attimi della vita

tutto torna nulla torna

non puoi mai afferrare l'acqua

e non puoi fermare l'attimo


nel corso della notte

un vento secco scuote i bambù

incute paura ai bambini-

nelle case ognun dorme e sogna

nel suo letto caldo accogliente

l’albero protettore
accoglie nidi tra i suoi rami
e protegge le nidiate
sotto il caldo manto la chioma
ci protegge e coccola tutti

esplodono i colori

in cielo in terra e in ogni dove

gemme fiori ed animali

gioia splende in ogni stagione

chi vede grigio ha il grigio in cuore


 

KATAUTA

 

Il Katauta è un'altra forma di breve poesia giapponese, simile all'haiku, composta da tre versi di 5-7-7 sillabe, diversa anche per il contenuto, non più naturalistico ma emotivo, spesso rivolta al proprio amore.


katauta*
fin da piccole
amano la natura-
coi bimbi il mondo è salvo

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*katauta*

pace e silenzio

sotto le antiche arcate

luce alla mente e al cuore


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tra le mie mani

la sabbia scorre lenta

vorrei fermare il tempo


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sola in giardino
coltivo le mie rose
ripenso al tuo sorriso


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lo sai mi manchi
è notte e sono sola
ma il tuo ricordo è con me


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dolce sognarti-
abbracciando il cuscino
avverto il tuo calore

 

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un vecchio ceppo
non si estingue natura
spazio a giovani vite


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abbandonarsi
affidando a un messaggio
ultimi desideri

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tornare a casa
i fiori mi aspettano
non c'è cosa più dolce


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lieto è il mattino
se sboccia un fiordaliso
e apre i petali al sole

vita serena
ricca d'ogni colore
amore ed amozioni


persa nel buio
cerco strada smarrita
nei sogni trovo luce



 BĂISHÙ


Il băishù (termine che deriva dal cinese e significa "cipresso") è un componimento poetico in quattro versi e trentadue yīnjié ("sillaba"), redatto secondo lo schema 7-9-7-9.
I temi ricorrenti tiguardano lo scorrere del tempo, in un'ottica naturalistica o meditativa.


oggi sorride il cielo
generoso risplende il sole
l'aria si è intiepidita
raggianti fiori si svegliano

 

 

mattino bel risveglio
il maltempo alfin ci ha lasciati
non più freddo in me penso
al caldo sole dell’estate

 

petali profumati
cerca la splendida farfalla
continua il breve volo
sa che la sera è ormai vicina

 


oggi il cielo ha indossato
per me un vestito bianco e azzurro
con riflessi violetti
e il suo sorriso più splendente

 

temo madre natura
a volte matrigna coi figli
io vorrei che la terra
stesse ferma e non ballasse mai

avere desideri
sperare in un mondo migliore
non rinunciamo ai sogni
son la parte migliore di noi


di notte non sei solo
le stelle ti fanno compagnia
la luna veglia su te
per addolcire i tuoi pensieri

pace e silenzio
sotto le antiche arcate
luce alla mente e al cuore

gioia piena d'estate
stendersi sull'erba tra i fiori
tra le bionde spighe
di grano e i papaveri rossi
Dipinto di WILLIAM BOUGUEREAU 


il ritmo nelle vene
sulle punte con leggerezza
armonia nella mente
nello spazio disegna fiori


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appendi i desideri
all'albero della fantasia
non rinunciare ai sogni
che sono la realtà più bella


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naturale cornice
al mare delicate rose
rendon bella la vista
sono balsamo per l'anima


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un richiamo imperioso
viene dal mare cristallino
mi sento parte di esso
sono io quel mare infinito


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il sole è il mio compagno
mentre discendo verso il mare
speranza di sereno
preludio a dolcezza di vita

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il ritmo nelle vene

lieve la ballerina    

armonia nella mente 

sulle punte con leggerezza


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sera pioggia battente
scava l’animo nel profondo
frammenti di ricordi
mi tormentano lancinanti

lucertolina all’alba
innamoratasi del sole
svelta sale su un muro
un miagolìo la mette in fuga

*

passeggiando di notte

assorta in un lungo silenzio-

guardo le stelle e penso

che non si è mai del tutto soli


 

SEDOKA

 
Il sedoka è un'altra variante della poesia breve giapponese che si articola in due strofe da 5.7.7 sillabe ciascuna (5-7-7, 5-7-7). Prevale il  contenuto intimistico accanto alla tematica naturalistica.


oblìo e silenzio
mi accoglie nel suo grembo
malinconica notte
come la luce
nel buio ogni ricordo
più vivido mi appare

PIET MONDRIAN - Notte estiva (1906)

ascolto il vento
si nasconde tra i rami
sguscia tra i miei pensieri
e mi sussurra
tante storie interrotte
dolorosi sospiri

 

CAMILLE COROT - Le coup de vent (1865)


sorrido al sole

vestita sol di luce

pettinata dal vento

all'aria aperta

tra l'erba rugiadosa

incontro all'infinito


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quanti ricordi
le vecchie cianfrusaglie
mi raccontano storie
non butterò via
questi antichi tasselli
mia vita è come un puzzle


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per ritrovarmi
voglio andarmene a zonzo
lungo sentieri impervi
a piedi nudi
con nulla nelle tasche
sola col mio silenzio


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Tu, bella luna,
che attiri a te la Terra
e che sollevi il mare
tu, rosea luce,
esercita un'azione
benefica sul globo


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apri alla vita
spalanca le finestre
lascia che entri la luce
non aspettare
non lasciar fuori il sole
fuori un mondo ti aspetta


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la vita scorre
veloce come l'acqua
di un torrente impetuoso
tutto travolge
cogli l'attimo prima
che ti sfugga di mano


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gioia di vita

voglia di amare il mondo

ricchezza di emozioni

se è grigio intorno

smaglianti pennellate

regalano passione


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non ho mai tempo

svolgo il lavoro in fretta

corro per divertirmi

tutto con spasmo

perfino la vacanza

non riesco più a godere

colori freschi

bianco celeste azzurro

per far bello il mattino

calde emozioni

oro ocra arancio rosso

per vestire il tramonto


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estate attesa

fiori colori luci

che stagione felice

magico mare

il sale sulle labbra

il sole sulla pelle


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che bel castello

di sabbia ha realizzato

si sente un principino

sogno fragile

ma non lo sa e si illude

il bimbo costruttore