UMBERTO ECO - Il secondo diario intimo (1992)
UMBERTO ECO - Il secondo diario intimo (1992)
Intelligente, arguto e spregiudicato, lo scrittore si è spesso dilettato a giocare con le parole e ad inventare nuove e inusuali forme di scrittura.
In quest'opera, egli propone anagrammi, tautogrammi; ipotizza le variopinte e dissacranti risposte di personaggi famosi alla domanda "Come va?" (Giovanna d'Arco risponde: Fa caldo); propone giochi con le iniziali di un personaggio famoso ("Ariosto. Avvampando, Angelica, accetta ammaliata amplesso avvenente adolescente arabo"; "Leopardi.
Lodo la limpida luna, levandole lamento"); strane recensioni, divertenti dissertazioni sulle "Tre civette sul comò" e ardite sintesi del pensiero dei filosofi ("Hegel Giorgio Federico è un burlon che non vi dico.
Ei decide là per là di abolir l'identità quindi fonda i presupposti di una scienza degli opposti, tesi e antitesi contrae e una sintesi ne trae, risultato in fede mia da Fenomenologia.
Poi considera il reale tutto quanto razionale né la cosa è assai diversa se li vede viceversa").
Divertente, dissacrante, scatenato intellettuale che si appropria della cultura e ne fa l'uso che crede, Umberto Eco dimostra che la cultura è uno svago e un arricchimento, un gioco che può essere realizzato in ogni momento dell'esistenza, da soli o con gli altri, con sempre maggior godimento.
Consiglio vivamente a tutti a lettura del "Secondo diario minimo", ed. Bompiani.