La leggenda degli alberi sempreverdi
Tanto tempo fa, in inverno, un uccellino si ferì ad un'ala e rimase solo in mezzo al bosco. Non potendo più volare, rischiava di morire per il gran freddo. Decise di chiedere aiuto agli alberi, per riceverne protezione e calore. Chiese ad un enorme faggio di accoglierlo tra i suoi grandi rami, ma l'albero gli negò sdegnosamente ogni aiuto. Si rivolse allora ad un grosso castagno, ma ottenne un secondo rifiuto.
Mentre si intristiva sempre più, sentì una voce dire: "Uccellino, vieni tra i miei rami e troverai riparo dal freddo". L'uccellino scoprì che era stato un piccolo pino a parlare. Saltò su uno dei rami; nel frattempo le vicine piante di ginepro gli offrirono le loro bacche per nutrirsi. L'uccellino, commosso da tanta generosità, poté superare agevolmente il rigido freddo invernale. Ma Dio aveva visto tutto e decise di ricompensare la generosità del pino e del ginepro, ordinando al vento di non far mai più cadere loro le foglie: da quel giorno quelle piante diventarono "sempreverdi" .
J. K. ROWLING - LA STORIA DEI TRE FRATELLI
Un giorno tre fratelli, che viaggiavano lungo una strada tortuosa, giunsero a un fiume profondo e pericoloso. Non era possibile né guadarlo né nuotare in esso. Poiché conoscevano le arti magiche, agitarono le bacchette per far comparire un ponte. A un certo punto, si trovarono il passo sbarrato dalla Morte, arrabbiata perché aveva perso tre vittime, mentre altri viaggiatori annegavano nel fiume. La Morte finse di congratularsi con i tre fratelli e promise a ciascuno un premio. per essere stato tanto abile da sfuggirle.
Il maggiore, che era bellicoso, chiese la bacchetta più potente al mondo per vincere ogni duello e superare ogni mago. La Morte prese un ramo da un albero di sambuco ne fece una bacchetta, che diede al fratello maggiore.
I1 secondo fratello, che era arrogante, per umiliare la Morte chiese il potere di far rivivere i morti. Così la Morte raccolse un sasso dal fiume e gli disse che aveva il potere di riportare in vita i morti.
Il fratello più giovane era umile e saggio e non si fidava della Morte. Perciò chiese qualcosa che gli permettesse di andarsene senza essere seguito da lei. E la Morte gli consegnò il proprio Mantello dell'invisibilità.
I tre proseguirono il loro cammino, poi si separarono e ognuno andò per la sua strada.
I1 primo fratello giunse in un villaggio dove viveva un mago. Armato della Bacchetta di Sambuco, vinse la sfida. A gran voce si vantò della potente bacchetta che l'aveva reso invincibile. Quella notte, un altro mago si avvicinò al giaciglio dove dormiva il primo fratello, ubriaco. Il ladro rubò la bacchetta e lo uccise. Così la Morte chiamò a sé il primo fratello.
Il secondo fratello estrasse la pietra per richiamare in vita i defunti. Gli apparve la fanciulla che era morta prima di sposarlo, ma era triste e fredda. Il giovane, reso folle dal suo disperato desiderio, si tolse la vita per potersi riunire a lei. E così la Morte chiamò a sé il secondo fratello.
Infine la Morte cercò il terzo fratello per molti anni. Quando questi era ormai vecchio, si tolse il Mantello dell'invisibilità e lo regalò a suo figlio, poi salutò la Morte e andò via con lei.
(Tratto da Le fiabe di Beda il Bardo)
L'Olandese volante
Secondo una leggenda, un capitano olandese, alla guida di un veliero, alla fine del Quattrocento, decise di solcare il mare per raggiungere il Capo di Buona Speranza e di non lasciare il mare fino a che non avesse realizzato il suo sogno. In una una notte di tempesta, il capitano insultò Dio sfidandolo ad affondare la nave. Per la sua blasfemia, Dio tramutò lui e tutto il suo equipaggio in fantasmi e lo condannò a navigare in eterno senza mai poter tornare a casa.
(Da Focus, Giugno 2015 -Il mito, p.10)