LEGGENDE SUDAMERICANE

Leggende venezuelane

 

La sayona

 

La sayona è la leggenda più popolare in Venezuela. Protagonista è Melisa, una bella donna sposata con un brav'uomo e madre di un bambino. Spesso Melisa si bagnava nel fiume. Scoprì che un uomo la spiava ogni volta. Gli chiese perché la seguisse e l'uomo mentì dicendole che suo marito era l'amante di sua madre. Melisa gli credette, andò a casa sua e diede fuoco alla casa, dove morirono il marito e anche il bambino. Poi si recò da sua madre, accusandola e ferendola a morte. La donna si dichiarò innocente e la maledisse per aver fatto morire il marito innocente e il bambino.

Da allora la sayona perseguita gli uomini mostrandosi  loro con un aspetto terribile e terrorizzandoli.

 

María Lionza 

 

La leggenda narra che la figlia di un Cacico,una ragazza dai bellissimi occhi verdi, fu predestinata dallo sciamano ad essere  sacrificata all'anaconda, che altrimenti avrebbe distrutto il villaggio.

Il padre si rifiutò di immolare la figlia e la nascose in una grotta, sorvegliata da guardie, da cui non poteva uscire.

Un giorno una misteriosa forza intorpidì i guardiani e la ragazza se ne andò. Si avvicinò al lago e vide il suo riflesso incantato. Il dio dell'acqua Anaconda uscì e si innamorò di lei, portandola da sé.

Suo padre cercò di separarli, ma l'anaconda si arrabbiò e provocò una grande alluvione che distrusse il villaggio. Da allora è diventata la protettrice dell'acqua, della natura e dell'amore.

 

Leggende colombiane

 

El Sombrerón 

La leggenda del Sombreròn è diffusa a Medellin. Ci parla di un uomo che indossava un grande cappello nero, era vestito di nero e montava un cavallo nero, che cavalcava solo di notte confondendosi nel buio. Non faceva male a nessuno, appariva e scompariva all'improvviso.

Un giorno morì e molti popolani giurarono di aver visto il suo spirito vagare nella notte, accompagnato da due grandi cani neri. Divenne il terrore di ubriaconi, delinquenti e gente violenta, che evitava di uscire di notte per non incontrarlo.

  

El Mohán

Il Mohan è una creatura enorme, con capelli arruffati, unghie lunghissime come gli artigli e gli occhi rossi.  Rovescia le barche dei pescatori e ammalia le ragazze con la sua musica. Custodisce nel suo palazzo un antico tesoro.

La sua apparizione coincide con l'arrivo di terremoti e inondazioni. E' una famosa leggenda colombiana che nasce nel territorio di Tolima.

 

La Patasola

La Patasola è una donna con una sola gamba, che vive nella giungla  ed è temuta da cacciatori, contadini e taglialegna.  Si muove veloce con una sola gamba in mezzo alla giungla. Attira gli uomini apparendo loro come una bellezza fatale e poi si rivela come una strega spiritata. Ad altri uomini appare come una grossa bestia succhiasangue.

  

La Madre Monte

 Madre Montagna è una donna robusta ed elegante, che copre il volto con un cappello di foglie e fiori e nasconde il corpo col muschio. Vive nella fitta giungla e, quando si bagna nei fiumi, provoca inondazioni e forti temporali. Perseguita chi ruba la terra e il bestiame altrui e punisce le coppie infedeli che camminano nella giungla.

 

María Lionza

 

La figlia di un Cacico era una ragazza dai bellissimi occhi verdi, predestinata ad essere sacrificata all'anaconda che terrorizzava la sua gente. Suo padre si rifiutò di immolare sua figlia e la nascose in una grotta, facendola sorvegliare dalle sue guardie, impedendole di uscire.

Un giorno i guardiani, presi da forte torpore, non si accorsero che la ragazza usciva dalla grotta. Lei si affacciò sul lago e vide la sua immagine riflessa. Anche l'anaconda, che era il dio del lago, la vide, se ne innamorò e la portò via con sé. Suo padre cercò di separarli, ma l'anaconda reagì provocando una grande alluvione che distrusse il villaggio. Da allora Maria Lionza è diventata la protettrice dell'acqua, della natura e dell'amore.

 

Leggende peruviane

 

La Huega (Ica)

 

Nella città di Ica viveva una bella donna dai lunghi capelli biondi, che si guardava sempre allo specchio. Un giorno un viaggiatore, essendosi smarrito nella foresta, giunse vicino alla casa della bella donna. Attratto dalla sua bellezza, le chiese perché vivesse così sola nella foresta. La donna, sorpresa e spaventata, scappò via, gettando lo specchio tra le piante. Da quello specchio nacque la laguna d Huega.