POESIE DI EMILY DICKINSON
C'è un giugno
Solitudine
Buon giorno, mezzanotte
La luna è lontana dal mare
Notti selvagge
Il Passato
Non ti ho raggiunto
Ci abituiamo a poco a poco al buio
Come fare per dimenticare
Bussava il vento
Autunno
Qualcosa da sperare
Chi è amato non conosce morte
Il mio bozzolo è stretto
Svuota il mio cuore di te
Venne la notte
Dalla saggia carezza del tempo
Trovai parole
Non sapendo quando l'alba verrà
E' tutto ciò che ho da offrire
Se ramentare fosse dimenticare
Nessuno conosce questa piccola rosa
Io non sono nessuno
Molta follia è divino buon senso
La natura usa poco il giallo
Che cosa solenne è dentro me
I sogni sono belli ...
Tutto imparammo dall'amore
C'incontrammo come scintille
Il nome suo è Autunno
Vederla è un dipinto
Dicono che il temmpo mitiga
Tra le mie dita tenevo un gioiello
Che sofferenza aspettare
Per un istante d'estasi
Tanto precièitò nella mia stima
Mi sono nascosta nel mio fiore
Il suo volto era ...
Amore, tu sei alto
Mi fu dato dagli Dèi
Quel giorno in cui ...
Perché far mascere il dubbio ...
gemeva per la sete
La forza di esserti fedele
Dopo un grande dolore ...
La Rossa Fiamma - è il Mattino
Una notte si stendeva
Ci sono due specie di maturazione
Come se io chiedessi un'elemosina
Confusa ...
Perché amo voi, Signore?
crescono inosservate le montagne
Se in autunno tu venissi da me
Tempesta
invidio i mari ...
La lampada
Io abito nella possibilità
Spacca l'allodola ...
Portami il tramonto in una tazza
L'altro giorno ho perso un mondo
Morìì per la bellezza
Fammi un ritratto del sole
palpai la mia vita con entrambe le mani
Il mistero del dolore
Solitudine II
Mi incanta ...
Presi un sorso di vita
C'è un mattino ...
Ho un uccello in primavera
La speranza è un essere piumato
Taglia i pomeriggi d'inverno
Faì che io sia per te l'estate
Sovente i boschi sono rose
Per provarti che ti ho sempre amato
Per sfuggire alla memoria
Il sempre è fatto d'attimi
Il successo appare
Camminavo di asse in asse
La Gioia è la brezza
Io canto per riempire l'attesa
Un grande bene è rivolgermi ai miei libri
C'è un Giugno
C'è un Giugno quando il Grano è tagliato
E le Rose nel Seme -
Un'Estate più breve della prima
Ma più tenera in verità
Come se un Volto creduto nella Tomba
Emergesse in un singolo Mezzogiorno
Nel Vermiglio colore che aveva
Ci commovesse, e sparisse -
Due Stagioni, si dice, esistono -
L'Estate del Giusto,
E questa nostra, diversificata
In Aspettativa - e in Gelo -
Non potrebbe la Seconda con la Prima
Così infinita confrontarsi
Tanto da tenerci solo il ricordo dell'una
Preferendo l'altra?
There is a June when Corn is cut
And Roses in the Seed -
A Summer briefer than the first
But tenderer indeed
As should a Face supposed the Grave's
Emerge a single Noon
In the Vermillion that it wore
Affect us, and return -
Two Seasons, it is said, exist -
The Summer of the Just,
And this of our's, diversified
With Prospect - and with Frost -
May not our Second with it's First
So infinite compare
That We but recollect the one
The other to prefer?
(1864)
Buongiorno, Mezzanotte (1862)
Buongiorno - Mezzanotte -
Sto tornando a Casa -
Il Giorno - si è stancato di Me -
Come potrei Io - di Lui?
La luce del sole era un dolce luogo -
Mi piaceva starci -
Ma il Mattino - non mi voleva - ormai -
Così - Buonanotte - Giorno!
Posso guardare - dai -
Quando è Rosso ad Oriente?
Le Colline - hanno un aspetto - allora -
Che fa traboccare - il Cuore -
Good Morning - Midnight -
Good Morning - Midnight -
I'm coming Home -
Day - got tired of Me -
How could I - of Him?
Sunshine was a sweet place -
I liked to stay -
But Morn - did'nt want me - now -
So - Goodnight - Day!
I can look - cant I -
When the East is Red?
The Hills - have a way - then -
That puts the Heart - abroad -
La luna è lontana dal mare (1862)
La Luna è lontana dal Mare -
Eppure, con Mani d'Ambra -
Lo conduce - docile come un Fanciullo -
Lungo Sabbie designate -
Egli non sbaglia mai un Grado -
Obbediente agli occhi di Lei
Avanza quel tanto che basta - verso la Città -
Quel tanto che basta - se ne va -
Oh, Signore, Tua, la Mano d'Ambra -
Ed io - il Mare lontano -
Obbediente al minimo comando
Che il Tuo sguardo m'impone -
The Moon is distant from the Sea -
The Moon is distant from the Sea -
And yet, with Amber Hands -
She leads Him - docile as a Boy -
Along appointed Sands -
He never misses a Degree -
Obedient to Her eye
He comes just so far - toward the Town -
Just so far - goes away -
Oh, Signor, Thine, the Amber Hand -
And mine - the distant Sea -
Obedient to the least command
Thine eye impose on me -
EMILY DICKINSON
*Solitudine (I)
Forse sarei più sola
senza la mia solitudine.
Sono così abituata al mio destino.
Forse l'altra, la pace,
potrebbe interrompere il buio
e popolare la mia stanza,
troppo stretta, temo,
per contenere il suo sacramento.
Non è cosa solita per me lo sperare.
Come un'intrusa, la speranza,
potrebbe profanare questo luogo di dolore.
Con la sua corte lusinghiera,
potrebbe essere più facile affondare,
in vista della terra,
che raggiungere la mia penisola azzurra,
per morire di piacere.
Non calcolare lontano ciò che si può avere
Sebbene il tramonto si stenda nel mezzo
Né adiacente ciò che vicino
È più lontano del sole
Count not that far that can be had
Though sunset lie between
Nor that adjacent that beside
Is further than the sun.
Versi contenuti in una lettera a Elizabeth Holland del maggio 1866.
Cara Sorella,
Dopo che sei partita, un vento leggero gorgheggiava per casa come un uccello che spaziava, facendola sembrare su una cima, ma solitaria. Quando te ne sei andata è arrivato l'affetto. L'avevo
previsto. La cena del cuore è quando l'ospite se n'è andato.
Il ritegno è così intrinseco a un forte affetto che dobbiamo tutti sperimentare la reticenza di Adamo. Immagino che la strada che percorre da quel momento il viaggiatore che ama sia divina, priva
di barriere.
Il fatto che sarai con me annulla il timore e aspetto la Festa delle Lauree con allegra rassegnazione. Più piccola di Davide come sono tu mi vesti da immenso Golia.
Venerdì ho assaporato la vita. È stato un grande boccone. Un circo è passato davanti a casa - ancora sento il rosso nella mente anche se i tamburi non si sentono più.
Il libro di cui parli, non l'ho incontrato. Grazie per la tenerezza.
Il prato è pieno di sud e gli odori si confondono, e oggi sento per la prima volta il fiume nell'albero.
Hai parlato di ritardo nella primavera - io l'accuserei del contrario. Vorrei nutrirmi lentamente dell'evanescenza.
Vinnie è profondamente afflitta per la morte del suo gatto screziato, anche se i miei tentativi di convincerla che è immortale la aiutano un po'. La mamma ricomincia con la lattuga, provocando la
mia ribellione - che è però provocata da te, cosa che addolcisce il disonore.
"In Casa" ci sono le "pulizie". Preferisco la peste. È più classica e meno mortale.
Il tuo è stato il mio primo corbezzolo. Un vanto rosato.
Ti manderò la prima amamelide.
Una donna è morta la scorsa settimana, giovane e piena di speranza, anche se per poco - aldilà del nostro giardino. Da allora penso al potere della morte, non sugli affetti, ma come segnale
mortale. È il Nilo per noi.
Ti riferisci alla gioia vietata di stare con coloro che amiamo. Immagino che sia una licenza non concessa da Dio.
Ti voglio bene per avergli dato corpo.
Emily.
Non conosciamo mai la nostra altezza
Finché non siamo chiamati ad alzarci.
E se siamo fedeli al nostro compito
Arriva al cielo la nostra statura.
L'eroismo che allora recitiamo
Sarebbe quotidiano, se noi stessi
Non c'incurvassimo di cubiti
Per la paura di essere dei re.
(c. 1870)
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Non esiste un vascello veloce come un libro per portarci in terre lontane
EMILY DICKINSON
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Notti selvagge
Notti selvagge- notti selvagge!
Fossi con te le notti selvagge sarebbero
La nostra lussuria!
Inutili- i venti-
Per un cuore che è già in porto-
Basta con la bussola-
Basta con la mappa!
Remare nell'Eden-
Ah, il mare!
Potessi questa notte
Ancorarmi in te!
(1861)
Wild Nights
Wild Nights - Wild Nights!
Were I with thee
Wild Nights should be
Our luxury!
Futile - the Winds -
To a Heart in port -
Done with the Compass -
Done with the Chart!
Rowing in Eden -
Ah, the Sea!
Might I but moor - Tonight -
In Thee!
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Non avessi mai visto il sole avrei sopportato l'ombra ma la luce ha aggiunto al mio deserto una desolazione inaudita. EMILY DICKINSON
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Chi non trova il paradiso quaggiù non lo troverà neanche in cielo. Gli angeli stanno nella casa accanto alla nostra ovunque noi siamo. EMILY DICKINSON
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EMILY DICKINSON
Io temo un uomo silenzioso
Io temo un uomo dall'eloquio frugale
Io temo un uomo silenzioso
L'arringatore, lo posso sovrastare
Il chiacchierone, intrattenerlo
Ma colui che soppesa, mentre gli altri
spendono le loro ultime monete,
da quest'uomo mi guardo
ho paura che sia grande.
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Muore la parola appena è pronunciata: così qualcuno dice. Io invece dico che comincia a vivere proprio in quel momento. EMILY DICKINSON
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EMILY DICKINSON - Il Passato
E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.
Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!
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Tutti hanno diritto al mattino, alla notte solo alcuni. Alla luce dell'aurora
pochi eccelsi privilegiati. EMILY DICKINSON
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EMILY DICKINSON *C'è un altro cielo
C'è un altro cielo,
sempre sereno e bello,
e c'è un'altra luce del sole,
sebbene sia buio là -
non badare alle foreste disseccate, Austin,
non badare ai campi silenziosi -
qui è la piccola foresta
la cui foglia è sempre verde -
qui è un giardino più luminoso -
dove il gelo non è mai stato,
tra i suoi fiori mai appassiti
odo la luminosa ape ronzare,
ti prego, Fratello mio,
vieni nel mio giardino!
There is another sky,
ever serene and fair,
and there is another sunshine,
tho' it be darkness there -
never mind faded forests, Austin,
never mind silent fields -
here is a little forest
whose leaf is ever green -
here is a brighter garden -
where not a frost has been,
in it's unfading flowers
I hear the bright bee hum,
prithee, my Brother,
into my garden come!
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Non stimare lontano quello che si può avere anche se in mezzo si stende il tramonto - né stimare vicino ciò che standoti a fianco è più lontano del sole. EMILY DICKINSON
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Ci abituiamo a poco a poco al buio
Ci abituiamo a poco a poco al buio
quando la luce è scomparsa ai nostri occhi,
come quando il vicino tiene in mano
il lume, testimone del suo addio.
Per un momento camminiamo incerti,
la novità della notte ci avvolge,
poi la visione si adatta alle ombre
ed avanziamo ritti sul sentiero.
Così accade in tenebre più vaste,
in quelle notti della nostra mente
quando a svelare un segno non c'è luna,
né sorge alcuna stella dentro l'anima.
I più audaci vanno un po' a tastoni,
e sbattono talvolta con la fronte
contro un albero, colpendolo in pieno.
Ma non appena imparano a vedere
o la tenebra non è più la stessa,
o qualcosa si aggiusta nella vista
adeguandosi alla notte fonda,
e la vita procede quasi dritta.
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Se io potrò impedire a un cuore di spezzarsi, non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita o guarirò una pena- o aiuterò
un pettirosso caduto a rientrare nel nido, non avrò vissuto invano.
EMILY DICKINSON
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Come fare per dimenticare
Come fare per dimenticare!
Ma potrebbe insegnarlo?
Si dice sia tra le arti la più facile
quando si impara il metodo.
Cuori duri son morti
nell'acquisirla, eppure
il sacrificio per la scienza adesso
è piuttosto comune.
Sono andata anche a scuola
ma non ne son uscita più informata -
il mappamondo non lo può insegnare
e non serve a niente il logaritmo.
"Come dimenticare"!
Venga qualche filosofo a spiegarmelo!
Ah, essere eruditi
quanto basta a saperlo!
C'è scritto in qualche libro?
In questo caso io potrei comprarlo -
E' simile a un pianeta?
I telescopi potrebbero scoprirlo -
Se invece è un'invenzione
deve avere un brevetto.
E tu, dimmi, lo sai,
rabbi del libro saggio?
*************************
*************************
Bussava il vento
Bussava il vento come un uomo stanco.
Io, padrona di casa,
“Entra” gli dissi audace, ed entrò allora
nella mia stanza
un ospite veloce, senza piedi:
dirgli di accomodarsi
sarebbe stato assurdo come offrire
una poltrona all’aria.
Era senz’ossa, e perciò inafferrabile.
La sua favella era simile all’empito
di uccelli senza numero, che cantassero insieme
in un cespuglio celestiale.
Il suo volto era un’onda,
le sue dita al passare
lasciavano sfuggire un suono, come
un alitare tremulo su un vetro.
Sempre in moto mi fece la sua visita;
e poi, timidamente,
bussò di nuovo – con agitazione -
e mi ritrovai sola.
The morns are meeker than they were-
The nuts are getting brown -
The berry's cheek is plumper -
The Rose is out of town.
The Maple wears a gayer scarf -
The field a scarlet gown -
Lest I should be old fashioned
I'll put a trinket on.
Qualcosa da sperare,
per quanto lontanissimo,
è capitale contro la disperazione -
qualcosa da soffrire,
per quanto acutissimo,
si sopporta, se ha conclusione.
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************
Chi è amato non conosce morte,
perchè l'amore è immortalità,
o meglio, è sostanza divina.
Chi ama non conosce morte,
perchè l'amore fa rinascere la vita
nella divinità.
Dalla saggia carezza del tempo
alleviata, ci sembra così mite
la pena che sconvolse le difese
dell'infanzia, insidiando i nostri anni.
Più crudo è il dolore che ci pugne
oggi, e ci fa invidiare quell'angoscia
che devastò il dominio dell'infanzia
facile a restaurarsi.
Trovai parole...
Trovai parola per ogni mio pensiero
della mia vita - tranne che per uno -
questo ora mi sfida - come mano
che cerchi di raffigurare il sole
a razze che il buio nutrì -
Da dove potrei dunque cominciare?
Può la vampa mostrarsi nel carminio -
o il meriggio - nell'indaco?
Non sapendo quando l'alba verrà
Non sapendo quando l'Alba verrà,
Apro tutte le Porte,
Abbia essa Piume, come un Uccello,
O Frangenti, come una Riva -
Not knowing when the Dawn will come,
I open every Door,
Or has it Feathers, like a Bird,
Or Billows, like a Shore.
EMILY DICKINSON
È tutto ciò che ho da offrire oggi -
Questo, e il mio cuore accanto -
Questo, e il mio cuore, e tutti i campi -
E tutti gli ampi prati -
Accertati di contare - dovessi dimenticare -
Qualcuno la somma potrà dire -
Questo, e il mio cuore, e tutte le Api
Che nel Trifoglio dimorano.
It's all I have to bring today -
This, and my heart beside -
This, and my heart, and all the fields -
And all the meadows wide -
Be sure you count - sh'd I forget
Some one the sum could tell -
This, and my heart, and all the Bees
Which in the Clover dwell.
EMILY DICKINSON - Se rammentare fosse dimenticare
Se rammentare fosse dimenticare,
Allora non ricordo,
E se dimenticare, rammentare,
Quant'è vicino ciò che ho dimenticato,
E se perdere, fosse allegro,
E dolersi, fosse gaio,
Davvero gioiose le dita
Che raccolsero questo, oggi!
If recollecting were forgetting,
Then I remember not,
And if forgetting, recollecting,
How near I had forgot,
And if to miss, were merry,
And to mourn, were gay,
How very blithe the fingers
That gathered this, today!
EMILY DICKINSON
Nessuno conosce questa piccola Rosa -
Potrebbe essere una pellegrina
Non l'avessi presa dalla strada
E colta per te.
Solo a un'Ape mancherà -
Solo a una Farfalla,
Che si affretta da un remoto tragitto -
Per giacere al suo seno -
Solo un Uccello si stupirà -
Solo una Brezza sospirerà -
Ah Piccola Rosa - com'è facile
Per chi è come te morire!
Nobody knows this little Rose -
It might a pilgrim be
Did I not take it from the ways
And lift it up to thee.
Only a Bee will miss it -
Only a Butterfly,
Hastening from far journey -
On it's breast to lie -
Only a Bird will wonder -
Only a Breeze will sigh -
Ah Little Rose - how easy
For such as thee to die!
EMILY DICKINSON
Io non sono Nessuno! Chi sei tu?
Sei - Nessuno - anche tu?
Allora siamo in due!
Non dirlo! spargerebbero la voce - lo sai!
Com'è squallido - essere - Qualcuno!
Com'è ordinario - come una Rana -
Dire il proprio nome - per tutto giugno
A un Pantano ammirato!
I'm Nobody! Who are you?
Are you - Nobody - too?
Then there's a pair of us!
Don't tell! they'd advertise - you know!
How dreary - to be - Somebody!
How public - like a Frog -
To tell one's name - the livelong June -
To an admiring Bog!
EMILY DICKINSON - Molta follìa è divino buon senso
Molta follia è divino buon senso
per chi sa vedere.
Molto buon senso, completa la follia.
Ma è la maggioranza che prevale,
in questo come in tutto il resto.
Acconsenti? Sei sano di mente.
Obietti? Se pericoloso, e certo
si farà bene a incatenarti subito.
*************************
Che cosa Solenne è dentro l'Anima
Sentirsi maturare
E pendere dorata
mentre lassù in alto
Le Scale del Creatore si arrestano
E nel Frutteto laggiù
Senti un Essere che cade
Meraviglioso sentire il Sole
Ancora intento a lavorare la guancia
Mentre pensavi avesse finito
Occhio freddo, ed esigente nell'opera.
Egli sposta il picciolo - un poco -
Per dare al tuo Nocciolo - un'occhiata.
Ma più solenne sapere
Che la tua probabilità di Raccolto
Si fa Un po' più vicina - Ogni Sole
è Unico per alcune vite.
A Solemn thing within the Soul
To feel itself get ripe
And golden hang while farther up
The Maker's Ladders stop
And in the Orchard far below
You hear a Being drop
A wonderful to feel the Sun
Still toiling at the cheek
You thought was finished
Cool of eye, and critical of Work
He shifts the stem - a little -
To give your Core - a look -
But solemnest to know
Your chance in Harvest moves
A little nearer - Every Sun
The Single to some lives.
EMILY DICKINSON
I sogni - sono belli - ma Svegliarsi è meglio -
Se Uno si sveglia al Mattino -
Se Uno si sveglia a Mezzanotte - meglio
Sognare - dell'Alba -
Più dolci - i Vagheggiati Pettirossi -
Che mai allietarono Alberi -
Che confrontarsi - con un'Alba Concreta
Che non conduce a nessun Giorno -
Dreams - are well - but Waking's better -
If One wake at Morn -
If One wake at Midnight - better -
Dreaming - of the Dawn -
Sweeter - the Surmising Robins -
Never gladdened Tree -
Than a Solid Dawn - confronting -
Leading to no Day -
EMILY DICKINSON - Tutto imparammo dell'amore
Tutto imparammo dell'amore
Alfabeto, parole.
Il capitolo, il libro possente.
Poi la rivelazione terminò.
Ma negli occhi dell'altro
Ciascuno contemplava l'ignoranza
Divina, ancora più che nell'infanzia:
L'uno all'altro, fanciulli.
Tentammo di spiegare
Quanto era per entrambi incomprensibile.
Ahi, com'è vasta la saggezza
E molteplice il vero!
EMILY DICKINSON
C'incontrammo come Scintille - Divergenti Selci
Spinte per varie - sparse vie -
Ci separammo come se il Centro della Selce
Fosse stato spaccato da un'Ascia -
Sostenuti dalla Luce che avevamo generato
Prima di avvertire il Buio -
Che distinguemmo dal contrasto fra esso
E quell'eterea Scintilla.
We met as Sparks - Diverging Flints
Sent various - scattered ways -
We parted as the Central Flint
Were cloven with an Adze -
Subsisting on the Light We bore
Before We felt the Dark -
We knew by change between itself
And that etherial Spark.
EMILY DICKINSON
Il nome - suo - è "Autunno" -
Il colore - suo - è Sangue -
Un'Arteria - sulla Collina -
Una Vena - lungo la Strada -
Grandi Globuli - nei Viali -
E Oh, l'Acquazzone di Tinte -
Quando i Venti - rovesciano il Bacile -
E versano Pioggia Scarlatta -
Sparpaglia Berretti - laggiù -
Forma rubicondi Stagni -
Poi - avvolgendosi come una Rosa - se ne va -
Su Vermiglie Ruote -
The name - of it - is "Autumn" -
The hue - of it - is Blood -
An Artery - upon the Hill -
A Vein - along the Road -
Great Globules - in the Alleys -
And Oh, the Shower of Stain -
When Winds - upset the Basin -
And spill the Scarlet Rain -
It sprinkles Bonnets - far below -
It gathers ruddy Pools -
Then - eddies like a Rose - away -
Upon Vermillion Wheels -
EMILY DICKINSON
Dicono che "Il Tempo mitiga" -
Il Tempo non ha mai mitigato -
Una vera sofferenza si rafforza
Come fanno i Tendini, con gli Anni -
Il Tempo è un Test per il Dolore -
Ma non un Rimedio -
Se tale si dimostra, dimostra anche
Che non c'era Malattia -
They say that "Time assuages" -
Time never did assuage -
An actual suffering strengthens
As Sinews do, with Age -
Time is a Test of Trouble -
But not a Remedy -
If such it prove, it prove too
There was no Malady -
EMILY DICKINSON
Fra le mie dita tenevo un gioiello
Quando mi addormentai.
La giornata era calda, era tedioso il vento
E dissi "Durerà".
Sgridai al risveglio le dita inconsapevoli
La gemma era sparita.
Ora solo un ricordo di ametista
A me rimane.
EMILY DICKINSON
*Per un istante d'estasi
Noi paghiamo in angoscia
Una misura esatta e trepidante,
Proporzionata all'estasi.
Per un'ora diletta
Compensi amari d'anni,
Centesimi strappati con dolore,
Scrigni pieni di lacrime.
Amore, tu sei alto
Amore, tu sei alto
e non posso scalarti,
ma se fossimo in due,
chissà mai, se allenandoci
sul Chiborazo
ducali, non potremmo alla fine raggiungerti?
Amore sei profondo,
e non so pavesarti,
ma se fossimo in due
invece di uno,
la barca e il rematore, una suprema estate,
chissà se non potremmo toccare il sole?
Amore, sei velato
E ben pochi ti scorgono -
Sorridono, si alterano
e balbettano e muoiono.
Sarebbe assurda la felicità senza di te
A cui dio pose il nome di eternità -
Love - thou art high -
I cannot climb thee -
But, were it Two -
Who know but we -
Taking turns - at the Chimborazo -
Ducal - at last - stand up by thee -
Love - thou art deep -
I cannot cross thee -
But, were there Two
Instead of One -
Rower, and Yacht - some sovreign Summer -
Who knows - but we'd reach the Sun?
Love - thou are Vailed -
A few - behold thee -
Smile - and alter - and prattle - and die -
Bliss - were an Oddity - without thee -
Nicknamed by God -
Eternity -
Mi fu dato dagli Dèi
Mi fu dato dagli Dèi -
Quando ero una Ragazzina -
Ci danno la maggior parte dei regali - si sa -
Quando siamo nuovi - e piccoli.
Lo tenevo in Mano -
Non lo posavo mai -
Non osavo mangiare - o dormire -
Per paura che se ne andasse -
Sentivo parole come "Ricco" -
Mentre di fretta correvo a scuola -
Da labbra agli Angoli delle Vie -
E tenevo a bada un sorriso.
Ricco! Ero Io - ad essere ricca -
A ghermire il nome dell'Oro -
E a possedere l'Oro - in solide Barre -
La Diversità - mi rendeva spavalda.
(1862)
It was given to me by the Gods - |
Perché far nascere il dubbio
Perché far nascere il dubbio - fa così male -
Così inquietante - da dipanare -
Così resistente - da capire -
Così coraggioso - sul proprio Lettino
Rivelare fino all'estremo ciò che si disse
A Se stessi - e sorridere - E tremare -
Per quel caro - distante - pericoloso - scopo -
Ma - il Contrario - l'Opprimente paura
Che Qualcosa - si possa fare - o osare -
Che offenda la Visione - ed essa fugga -
E gli Altri non si rammentino più di me -
Né mai si volgano a spiegarmi perché -
Oh, Maestro, Questa è la Sofferenza -
Why make it doubt - it hurts it so -
So sick - to guess -
So strong - to know -
So brave - upon it's little Bed
To tell the very last They said
Unto Itself - and smile - And shake -
For that dear - distant - dangerous - sake -
But - the Instead - the Pinching fear
That Something - it did do - or dare -
Offend the Vision - and it flee -
And They no more remember me -
Nor ever turn to tell me why -
Oh, Master, This is Misery -
La forza di esserti fedele
La forza di esserti fedele,
Fino a quando sul mio volto
Il Giudizio imprimerà la Sua Immagine -
Pretendendo il Tuo Posto -
Di Ciò - Qualcuno potesse privarmi -
Lui stesso - supererebbe il Cielo -
Il cui invito - dal Tuo è stato diminuito
Fino a mostrarne la pochezza.
(1863)
The power to be true to You,
Until upon my face
The Judgment push His Picture -
Presumptuous of Your Place -
Of This - Could Man deprive Me -
Himself - the Heaven excel -
Whose invitation - Your's reduced
Until it showed too small -
La rossa fiamma è il mattino
La Rossa - Fiamma - è il Mattino -
La Viola - è il Mezzogiorno -
La Gialla - il Giorno - che cala -
E dopo ciò - è il Nulla -
Ma Miglia di Scintille - a Sera -
Rivelano l'Ampiezza che bruciò -
Il Territorio Argenteo - mai tuttavia - consumato -
The Red - Blaze - is the Morning -
The Violet - is Noon -
The Yellow - Day - is falling -
And after that - is None -
But Miles of Sparks - at Evening -
Reveal the Width that burned -
The Territory Argent - that never yet - consumed
Una notte si stendeva fra i giorni
Una Notte - si stendeva fra i Giorni -
Il Giorno che era Davanti -
E il Giorno che era Dietro - erano Uno -
E ora - era la Notte - ad essere qui -
Lenta - Notte - da consumare -
Come Granelli su una spiaggia -
Troppo impercettibili da notare -
Finché Notte - non sia più -
(1862-63)
A Night - there lay the Days between -
The Day that was Before -
And Day that was Behind - were One -
And now - 'twas Night - was here -
Slow - Night - that must be watched away -
As Grains upon a shore -
Too imperceptible to note -
Till it be Night - no more -
Perché amo Voi, Signore?
"Perché amo" Voi, Signore?
Perché -
Il Vento non chiede all'Erba
Di rispondere - Per quale ragione quando Egli passa
Lei non può star ferma al Suo posto.
Perché Lui sa - e
Voi no -
E Noi neanche sappiamo -
Abbastanza per Noi
Sia tale Sapienza -
Il Lampo - non chiese mai all'Occhio
Per quale ragione si è chiuso - quando Egli era là -
Perché sa che non può parlare -
E le ragioni non esprimibili - A Parole -
Siano - preferite dalle Persone più Sensibili -
L'Aurora - Signore - si impone a Me -
Perché è l'Aurora - e io vedo -
Dunque - Per questo -
Ti amo -
"Why do I love" You, Sir?
Because -
The Wind does not require the Grass
To answer - Wherefore when He pass
She cannot keep Her place.
Because He knows - and
Do not You -
And We know not -
Enough for Us
The Wisdom it be so -
The Lightning - never asked an Eye
Wherefore it shut - when He was by -
Because He knows it cannot speak -
And reasons not contained - Of Talk -
There be - preferred by Daintier Folk -
The Sunrise - Sir - compelleth Me -
Because He's Sunrise - and I see -
Therefore - Then -
I love Thee -
Crescono inosservate le montagne,
Crescono inosservate le montagne,
le loro forme purpuree s'innalzano
senza sforzo, senza spossatezza,
e non ricevono soccorso o applausi.
Il sole, deliziandosi innocente,
con i suoi lunghi, estremi raggi d'oro,
va cercando nei loro volti eterni
compagnia per la notte che viene
Se in autunno tu venissi da me
Se in autunno tu venissi da me
caccerei l’estate
un pò sorridente - un pò irritata -
come la massaia scaccia una mosca.
Se potessi rivederti tra un anno
farei tanti gomitoli dei mesi -
li metterei in cassetti separati
per paura che i numeri si confondano.
Se l’attesa fosse soltanto di secoli
li conterei sulla mano
sottraendo finché non mi cadessero
le dita nel paese di Van Diemen.
E se fossi certa che finita questa vita
la mia e la tua continueranno a vivere
getterei la mia come una buccia
e sceglierei con te l’eternità.
Ma ora - incerta sulla durata del tempo -
che ci separa, la cosa m’inquieta,
come l’ape folletto,
che non avverte quando pungerà.
If you were coming in the fall
If you were coming in the fall,
I'd brush the summer by
With half a smile and half a spurn,
As housewives do a fly.
If I could see you in a year,
I'd wind the months in balls,
And put them each in separate drawers,
Until their time befalls.
If only centuries delayed,
I'd count them on my hand,
Subtracting till my fingers dropped
Into Van Diemen's land.
If certain, when this life was out,
That yours and mine should be,
I'd toss it yonder like a rind,
And taste eternity.
But now, all ignorant of the length
Of time's uncertain wing,
It goads me, like the goblin bee,
That will not state its sting.
Tempesta (Traduzione di EUGENIO MONTALE)
Come un suono di corno
il vento arrivò, scosse l'erba;
un verde brivido diaccio
così sinistro passò nel caldo
che sbarrammo le porte e le finestre
quasi entrasse uno spettro di smeraldo;
e fu certo l'elettrico
segnale del Giudizio.
Una bizzarra turba di ansimanti
alberi, siepo alla deriva
e case in fuga nei fiumi
è ciò che videro i vivi.
Tocchi del campanile desolato
mulinavano le ultime nuove.
Quanto può giungere,
quanto può andarsene,
in un mondo che non si muove!
INVIDIO I MARI
Invidio i mari che lui attraversa -
invidio i raggi delle ruote
della carrozza che lo porta in giro -
invidio le curve colline
che osservano il suo viaggio.
Tutti possono vedere facilmente
quel che invece - ah, cielo -
a me è vietato assolutamente.
Invidio i nidi dei passeri
che punteggiano le sue lontane grondaie -
la mosca soddisfatta sul suo vetro -
e le foglie felici - felici -
che fuori dalla sua finestra
scherzano approvate dall'estate -
gli orecchini di Pizarro
non potrebbero acquistare ciò per me.
Invidio la luce che lo sveglia -
e le campane che gli annunciano con forti
rintocchi il mezzogiorno. Fossi io
per lui il mezzogiorno.
Ma mi vieto di fiorire -
e annullo la mia ape -
per paura che il mezzogiorno
sprofondi me e Gabriele nella notte infinita.
EMILY DICKINSON - La lampada
La Lampada arde sicura - dentro -
Tuttavia i Servi - provvedono all'Olio -
Non se ne preoccupa l'indaffarato Stoppino -
Intento alla sua fosforica fatica!
La Schiava - dimentica - di riempirla -
La Lampada - brucia dorata - accesa -
Inconsapevole che l'olio è finito -
E che la Schiava - se n'è andata.
EMILY DICKINSON - Io abito nella possibilità
Io abito nella Possibilità -
Una Casa più bella della Prosa -
Di Finestre più adorna-
E più superba nelle sue Porte -
Con Camere simili Cedri -
Impenetrabili allo sguardo -
E per Tetto Perenne
Le Volte del Cielo -
L'allietano visite dolcissime.
E la mia vita è questa
L'ampio dispiegarsi di queste mie esili Mani
Per accogliervi il Paradiso.
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Spacca l'Allodola- e troverai la musica-
Un bulbo dopo l'altro - laminati in argento-
Scarsamente concessi al mattino d'estate
Serbati pel tuo orecchio
Quando saranno vecchi liuti-
...
Libera il flusso - e ti sasà patente-
Un fiotto dopo l'altro - per te tesoreggiati-
Scarlatto esperimento! Ancora dubiti-
Tu scettico Tommaso-
Che l'Allodola era vera?
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Portami il tramonto in una tazza,
sommami le caraffe del mattino,
e dimmi quante stillano di rugiada.
Dimmi fin dove salta il mattino-
dimmi fin quando dorme colui
che intrecciò e lavorò le vastità d'azzurro.
Scrivimi quante sono le note
tra i rami incantati
raccolte nell'estasi del nuovo pettirosso-
e quanti i viaggi della tartaruga-
e quante le coppe di cui l'ape si nutre,
baccante di rugiada!
E ancora, chi posò i moli dell'arcobaleno,
chi conduce le docili sfere
con vinchi di morbido azzurro?
e ancora quali dita rinsaldano le stalattiti,
chi conta le conchiglie della notte,
per vedere che non ne manchi nessuna?
Chi costruì questa casupola bianca
e così salde ne serrò le finestre
che al mio spirito non è dato di vedere?
Chi mi farà uscire un giorno di gala
e mi darà quanto occorre per volar via
più sfarzosamente di un re?
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L'altro giorno ho perso un mondo
qualcuno l'ha trovato?
Lo si riconosce dal diadema di stelle
che gli incornicia la fronte.
Potrebbe passare inosservato
agli occhi di un ricco
ma ai miei occhi parsimoniosi
vale assai più dei ducati.
Signore!
trovatelo per me!
EMILY DICKINSON
Morii per la Bellezza, e non appena
mi ebbero accomodata nella tomba
un uomo morto per la Verità
venne deposto nella stanza attigua.
Mi chiese piano perche' fossi morta.
...''Per la Bellezza'', gli risposi pronta.
''Io per la Verità'', soggiunse lui.
''Sono una cosa sola, siam fratelli.''
Come parenti incontratisi una notte,
conversammo da una stanza all'altra,
finché il muschio ci raggiunse le labbra,
ricoprendo per sempre i nostri nomi.
Fammi un ritratto del sole
Fammi un ritratto del sole
Così che io possa
appenderlo in camera mia
E possa fingere di scaldarmi
Mentre gli altri lo chiamano " Giorno"!
Disegnami un pettirosso su un ramo
Così che io possa ascoltarlo mentre dormo
E quando cesserà il canto nei campi
Anch'io deporrò la mia illusione.
Dimmi se è vero che
fa caldo a mezzogiorno
Se sono i ranuncoli quelli che volano
O le farfalle quelle che fioriscono.
Poi, manda via il gelo dai prati
E scaccia la ruggine dagli alberi
Dammi l'illusione che ruggine e gelo
Non debbano più tornare!
Palpai la mia vita con entrambe le mani
Palpai la mia vita con entrambe le mani
Per vedere se ci fosse
- Trattenni il mio spirito allo Specchio,
Per metterlo alla prova il più possibile
- Rigirai la mia Esistenza da tutte le parti
E sostai ad ogni recinto
Per chiedere il nome del Proprietario
- Nel dubbio, che ne conoscessi il Suono -
Esaminai le mie fattezze
- mi scompigliai i capelli
-Tirai le mie fossette, e aspettai
-Se quelle - guizzando indietro
-Potessero convincermi, di me -
Dissi a me stessa, "Fatti Coraggio, Amica
-Quello - era un tempo passato
-Ma noi possiamo imparare ad amare il Cielo,
Tanto quanto la nostra Vecchia Casa!"
Il mistero del dolore
C'è un vuoto nel dolore:
Non si può ricordare
Quando iniziò, se giorno
Ne fu mai libero.
Esso è il proprio futuro
E i suoi infiniti regni
Contengono il passato,
Illuminato a scorgere
Nuove età di dolore.
EMILY DICKINSON - Solitudine (II)
EMILY DICKINSON
Mi incanta il mormorio di un'ape -
qualcuno mi chiede perché -
più facile è morire che rispondere.
Il rosso sopra il colle annulla la mia volontà -
se qualcuno sogghigna stia attento
- perchè Dio è qui - questo è tutto.
La luce del mattino mi eleva di grado -
se qualcuno mi chiede come -
risponda l'artista che mi tratteggiò così.
EMILY DICKINSON
C’è un mattino agli uomini invisibile
Le cui fanciulle su un più remoto prato
celebrano il loro serafico maggio
E per tutto il giorno, con balli e giochi,
e capriole che non potrei mai descrivere
Impiegano il giorno festivo.
Qui a passo leggero, si muovono i piedi
che non camminano più per le strade del paese
Né presso il bosco si incontrano
Qui sono gli uccelli che cercavano il sole
quando la conocchia dell’anno passato oziosa pendeva
E i bordi dell’estate erano confinati.
Mai vidi una così meravigliosa scena
Mai un tale cerchio su un tale prato
Né così sereno insieme
Come se le stelle in una qualche notte d’estate
Alzassero i loro calici di Crisolito
E festeggiassero fino a giorno
Come te ballare – Come te cantare
Popolo sul mistico prato
Io chiedo, ogni nuovo mattino di maggio.
Aspetto le tue lontane – Fantastiche campane
Che mi annuncino in altre valli
A una diversa aurora!
******************
Ho un Uccello in primavera
Che per me sola canta -
La primavera ammalia.
E quando l'estate s'avvicina -
E quando la Rosa appare,
Il pettirosso se n'è andato.
Ma non me ne rattristo
Sapendo che l'Uccello mio
Pur se volato via -
Impara al di là del mare
Nuove melodie per me
E tornerà.
Sicuri in una più salda mano
Custoditi in una più fidata Terra
Sono i miei -
Ed anche se adesso vanno via,
Dico al mio cuore in ansia
Essi sono tuoi.
In più sereno Splendore,
In più dorata luce
Vedo
Ogni piccolo dubbio e paura,
Ogni piccola discordia di quaggiù
Sparita.
Dunque non mi rattristerò,
Sapendo che l'Uccello mio
Pur se volato via
Da un albero lontano
Splendenti melodie per me
Invierà.
LA SPERANZA E' UN ESSERE PIUMATO
La speranza è un essere piumato
che si posa sull'anima, canta
melodie senza parole e non finisce mai.
La brezza ne diffonde l'armonia,
e solo una tempesta violentissima
potrebbe sconcertare l'uccellino
che ha consolato tanti.
L'ho ascoltato nella terra più fredda
e sui più strani mari.
Eppure neanche nella necessità
ha chiesto mai una briciola -a me
Taglia i pomeriggi d'inverno
Taglia i pomeriggi d'inverno
una certa obliquità di luce
che grava con la stessa pesantezza
delle note in una cattedrale.
Celestialmente ci ferisce,
cicatrici non se ne trovano,
solo un interiore disappunto
dove risiedono i significati, c'è.
Nessuno può insegnarlo, quasi,
è un sigillo disperato,
una imperiale afflizione
che ci elargisce l'aria.
Quando viene il paesaggio sta in ascolto,
le ombre trattengono il respiro,
quando va via è come la lontananza
sul sembiante della morte.
*Fa' che io sia per te l'estate
Fa' ch'io per te sia l'estate
quando saran fuggiti i giorni estivi!
La tua musica quando il fanello
tacerà e il pettirosso!
A fiorire per te saprò sfuggire alla tomba
riseminando il mio splendore!
E tu coglimi, anemone,
tuo fiore per l'eterno!
*********************
Sovente i boschi sono rosa -
Sovente sono bruni.
Sovente le colline si spogliano
Dietro il mio paese natio.
Spesso è coronata una testa
Che ero solita visitare -
E altrettanto spesso un recesso
Dove usava stare -
E la Terra - mi dicono -
Sul suo asse ha girato!
Prodigiosa Rotazione!
Da appena dodici compiuta!
EMILY DICKINSON - Per provarti che ti ho sempre amato
Per provarti che sempre ho amato
Ti porto una semplice prova:
che per quanto abbia amato
non ho vissuto abbastanza
che sempre amerò
te lo assicuro -
l'amore è vita -
e la vita è immortale -
dubiti ancora - amore? -
se è così
non ho altro da mostrarti
che il mio calvario-
(1863)
Per sfuggire alla memoria
Se per sfuggire alla memoria
Fossimo provvisti di ali
Molti volerebbero
Abituati a cose ben più lente
Gli uccelli - impauriti -
Scruterebbero il gigantesco carro
Degli uomini che fuggono - disperati -
Dalla propria mente
(1880)
To flee from memory
Had we the Wings
Many would fly
Inured to slower things
Birds with dismay
Would scan the mighty Van
Of men escaping
From the mind of man
Il sempre è fatto d'attimi
Il sempre è fatto d'attimi -
Non è affatto un tempo diverso -
Se non per l'infinito-
E la latitudine della casa.
Da questa - esperienza terrena -
Rimuovi le date - verso queste -
Lascia che i mesi si disperdano nei mesi
E gli anni inghiottano gli anni.
Senza più contrasti - o pause -
O giorni consacrati -
I nostri anni sarebbero infiniti come l'anno del Signore.
(1864)
Il successo appare
Il successo appare come la più dolce cosa
A chi non l'ha mai avuto.
Per apprezzare un nettare
Bisogna essere assetati.
Non uno della purpurea folla
Che oggi ha conquistato la bandiera
Può dare una definizione
precisa della vittoria.
Come colui che vinto - nell'agonia della morte-
Sente col suo orecchio deluso
Le lontane note del trionfo,
che bruciano strazianti e chiare!
(1859)
***********************
Camminavo di asse in asse
con lentezza e cautela
sentivo le stelle intorno al capo
il mare intorno ai piedi.
Non sapevo se il successivo
sarebbe stato l'ultimo pollice -
ciò mi conferiva quell'andatura precaria
che alcuni chiamano esperienza.
La Gioia è la Brezza
La Gioia è la Brezza
Che ci solleva da Terra
E ci lascia in un altro posto
Di cui non sappiamo le regole -
Non ci rimanda, ma dopo un po'
Noi sobriamente scendiamo
Un po' più nuovi per quel momento
Su un Suolo Incantato.
Io canto per riempire l'attesa
Io canto per riempire l’attesa:
annodarmi la cuffia,
richiudere la porta di casa,
nient’altro mi resta da fare,
finché risuoni vicino il suo passo,
e insieme si cammini verso il giorno,
narrandoci a vicenda come abbiamo cantato
per scacciare la tenebra.
********************************
Ella spazza con scope iridescenti
E lascia indietro i cirri.
Massaia dell'occidente serale,
Torna a spazzar lo stagno!
Tu vi hai perduto un ordito di porpora,
Tu vi hai perduto un filo d'ambra
Ed hai cosparso poi tutto l'oriente
Di stracci di smeraldo!
E quella adopra le scope screziate
Ed ancora svolazzano grembiuli
Finché le scope piano si dileguino in stelle,
E allora mi allontano.
(c. 1861)
XLVIII
Un grande bene è volgermi ai miei libri -
ultimi approdi dei miei giorni stanchi -
diviene quasi grata l'astinenza -
ed il dolore si dissolve in lode -
Come allietano gli ospiti tardivi
i profumi del prossimo banchetto -
così le spezie stimolano il tempo
fino alla mia modesta biblioteca -
Sia pur fuori il deserto - e in lontananza
passi d'uomini affranti -
la mia vacanza cancella la notte -
e in me sento squillare le campane -
Ringrazio i miei parenti allo scaffale -
la pelle di quei volti
m'innamora - all'attesa -
mi appaga - alla conquista -
Unto my books so good to turn
Far ends of tired days;
It half endears the abstinence,
And pain is missed in praise.
As flavors cheer retarded guests
With banquetings to be,
So spices stimulate the time
Till my small library.
It may be wilderness without,
Far feet of failing men,
But holiday excludes the night,
And it is bells within.
I thank these kinsmen of the shelf;
Their countenances bland
Enamour in prospective,
And satisfy, obtained.