EUGENIO MONTALE - Avevamo studiato per l’aldilà
Avevamo studiato per l’aldilà
un fischio, un segno di riconoscimento.
Mi provo a modularlo nella speranza
che tutti siamo già morti senza saperlo.
EDGAR ALLAN POE - L'Eldorado
Con il suo gaio cimitero
un ardito cavaliere,
sotto il sole e in fitta ombra,
già da tempo andava errando
‐ e cantava una canzone ‐
ricercando l' Eldorado.
Ma diventò vecchio intanto ‐
questo prode cavaliere ‐
e gli calò sul cuore
un'ombra, che' non trovava
mai terra o luogo
somigliante all'Eldorado.
E quando le forze
l'abbandonarono infine,
incontrò un'ombra pellegrina ‐
"Ombra", egli chiese,
"dove mai si troverà
questa terra d'Eldorado?"
"Oltre ai Monti della Luna,
giù nella Valle delle Tenebre,
cavalca, cavalca intrepido",
così l'ombra gli rispose ‐
"se vai in cerca d'Eldorado!"
EMILY DICKINSON - Perché non potevo fermarmi per la Morte
Perché non potevo fermarmi per la Morte—
Si è fermato gentilmente per me—
La carrozza conteneva solo noi stessi—
E l'immortalità.
Abbiamo guidato lentamente—Non conosceva la fretta
E avevo messo via
Il mio lavoro e anche il mio tempo libero,
Per la sua civiltà—
Siamo passati davanti alla scuola, dove i bambini si sono sforzati
Durante la ricreazione—nell'anello—
Abbiamo superato i campi di grano ammirati—
Abbiamo superato il tramonto—
O meglio—Ci ha superato—
Le Rugiade disegnarono tremore e freddo—
Per solo Gossamer, il mio abito—
Il mio Tippet—solo tulle—
Ci siamo fermati davanti a una casa che sembrava
Un rigonfiamento del terreno—
Il tetto era appena visibile—
La Cornice—nel terreno—
Da allora—Sono secoli—e ancora
Sembra più corto del giorno
Ho inizialmente ipotizzato le Teste di Cavallo
Eravamo verso l'eternità—
CHARLES BAUDELAIRE - La morte degli amanti
Avremo letti intrisi di sentori
tenui,divani oscuri come avelli,
sulle mensole nuovi e strani fiori,
nati per noi sotto i cieli più belli.
consumandosi a gara, i nostri cuori
come due grandi torce due ruscelli
verseranno di vampe e di fulgori
nei nostri spiriti, specchi gemelli.
Una sera di rosa e azzurro mistico,
un lampo solo ci vedrà commisti,
lungo singhiozzo carico d'addio.
Un Angelo, schiudendo indi le porte,
a ravvivar verrà, gaudioso e pio,
gli specchi opachi e le due fiamme morte.
CHARLES BAUDELAIRE - Il tramonto del sole romantico
Oh, quanto è bello il sole che sorge allegro e forte
e il suo buondì ci lancia come uno scoppio rosso!
felice che ne può con animo commosso
salutare, gloriosa più d'un sogno, la morte!
Ricordo!... Ho visto tutto, la fonte, il solco, il fiore,
anelar come vivido cuore sotto i suoi sguardi.
‐ Corriamo all'orizzonte, presto, corriamo, è tardi,
che non ci sfugga almeno l'ultimo obliquo ardore!
Ma io rincorro invano il Dio che s'allontana;
stende l'ineluttabile Notte su noi, sovrana,
le abbrividenti ali, funeste, umide, opache.
Un lezzo di sepolcro nelle tenebre vagola,
e il mio timido piede ai margini del brago
schiaccia rospi imprevisti e lubriche lumache.
EDGAR ALLAN POE - Gli spiriti dei morti
L’anima tua si troverà sola
in mezzo a neri pensieri della grigia pietra delle tombe
non “Uno” di tutta la folla a scrutare
entro la tua ora di secretezza.
Sii silente in questa solitudine
che non è abbandono, perché
gli spiriti dei morti che stavano
in vita innanzi a te, sono ancora
in morte intorno a te e la loro volontà
getterà l’ombra su te: sii tranquillo.
La notte, sebbene chiara, aggrotterà le ciglia
e le stelle non guarderanno quaggiù
dai loro alti troni del Cielo
con splendore come speranza dato ai mortali
ma le loro rosse orbite, senza raggio,
alla tua stanchezza appariranno
come un incendio ed una febbre
che vorrebbero attaccarsi a te per sempre.
Ora sono pensieri che tu non bandirai,
ora sono visioni che mai svaniranno,
dal tuo spirito esse non passeranno
mai più come gocce di rugiada sull’erba.
La brezza, l’alito di Dio, è calma
e la nebbia sulla collina
come ombra – come ombra – ancora non rotta,
è un simbolo ed un segno.
Come essa pende dagli alberi
mistero dei misteri!