SAFFO
Nacque attorno alla seconda metà del VII secolo a.C. a Ereso (isola di Lesbo). Trascorse gran parte della sua vita a Mitilene, dove fondò una comunità per sole donne (tìaso) dedita al culto di Afrodite. Tema fondamentale delle sue liriche l'amore, una forza che agita e sconvolge. Ci sono pervenuti un'ode intera e circa 200 frammenti.
VERSI E FRAMMENTI DI SAFFO
(Traduzione di Salvatore Quasimodo)
GONGILA
AD AFRODITE
FRAMMENTO
TRAMONTATA E' LA LUNA
QUAL DOLCE MELA
A ME PARE UGUALE AGLI DEI
A GONGILA
O mia Gòngila, ti prego:
metti la tunica bianchissima
e vieni a me davanti: intorno a te
vola desiderio d'amore.
Così adorna, fai tremare chi guarda;
e io ne godo, perché la tua bellezza
rimprovera Afrodite.
SAFFO
AD AFRODITE
FRAMMENTO
Chi ora ti fugge, presto t'inseguirà,
chi non accetta doni, ne offrirà,
chi non ti ama, pure contro voglia,
presto ti amerà.
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SAFFO
TRAMONTATA È LA LUNA
Tramontata è la luna
e le Pleiadi a mezzo della notte;
anche la giovinezza già dilegua,
e ora nel mio letto resto sola.
Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce amara indomabile belva.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.
QUALE DOLCE MELA
Quale dolce mela che su alto
ramo rosseggia, alta sul più
alto; la dimenticarono i coglitori;
no, non fu dimenticata: invano
tentarono raggiungerla.......
SAFFO
Subito a me il cuore si agita
nel petto solo che appena
ti veda, e la voce non esce, e la lingua si spezza.
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
e gli occhi più non vedono
e rombano le orecchie.
Plenilunio
Gli astri attorno alla luna piena
celano il chiaro viso
quand'essa, colma di luce,
irradia tutta la terra.
L'amore
Beato come un dio è l'uomo
che ti siede innanzi
e ode da vicino la tua
dolce voce
e l'amoroso riso. Nel petto
il mio cuore batte forte.
Ti scorgo appena, la voce
si rompe.
Ferma la lingua, il fuoco
mi scorre nelle membra,
sottile. Gli occhi non vedono,
le orecchie rombano.
Sudo freddo e un brivido
mi prende. Più verde dell'erba,
non mi sembra d'essere
lontana dalla morte.
Bello e buono
Chi è bello
l'è da vedere e basta.
Chi è buono
bello l'è da subito.
Vento
Mi scrolla amore,
come il vento dalle cime
che piomba sui roveri.
Cleide
Ho una bella bimba,
il suo volto è come
i fiori d'oro.
Si chiama Cleide.
Se mi date l'intera Lidia
io non la do.
Se mi date l'amore
io non la do.
Ceci d'oro
Una terra cinta di fiori,
di fiori di mille colori.
Ceci d'oro su rive salmastre
spuntavano...
La memoria
Sento arrivare la morte.
Lei, copiosa di lacrime,
lasciandomi:
"Destino crudele,
Saffo, mai vorrei
lasciarti!".
E io risposi: "Addio,
va serena e ricordati
di me. Tu sai che
t'ho amato".
L'oblio
Per te morte, inerzia del sonno,
silenzio della memoria, eterna.
Non attingi a petali di poesia.
Oscura vagherai per l'Ade,
svolazzando tra larve cupe.
Una volta
Una volta ero presa di te, Attide.
Mi sentivo come una bambina,
piccola e acerba.
Le poesie e frammenti di Saffo (trad. di Quasimodo) sono tratte dal libro LIRICI GRECI TRADOTTI DA SALVATORE QUASIMODO, Mondadori
Le stesse poesie e frammenti sono contenute anche nel libro di SALVATORE QUASIMODO – Tutte le poesie, Oscar Mondadori Grandi classici 1995 pp. 273-293.