L'occhio è un organo di comunicazione sociale. La maniera con cui una persona guarda
un'altra mostra fino a che punto desidera stabilire una relazione con un altro. Ecco perché tutti
gli psicologi e gli scrittori hanno dato tanta importanza allo sguardo degli esseri umani. Noi tutti
valutiamo l'opinione che gli altri si formano di noi dal modo in cui ci guardano, e tentiamo
di scoprire una parte delle loro anime con lo sguardo. ALFRED ADLER
Lo sguardo nell'occhio dell'altro serve non soltanto a me per conoscere l'altro, ma anche a lui
per conoscere me. G.SIMMEL
COMUNICAZIONE NON VERBALE
La parola è soltanto uno degli strumenti di cui ci serviamo per dialogare con i nostri simili; in termini percentuali non rappresenta che una modesta componente del linguaggio globale che è
invece costruito su una composita e variegata serie di modalità espressive mediante le quali l'uomo proietta messaggi ed emozioni di ogni genere e che spesso addirittura prevaricano la parola
sino a sostituirne la potenza.
La conoscenza della comunicazione non verbale permette di scoprire i segreti più intimi di se stessi, delle persone care e dei propri interlocutori e in una normale conversazione rivela un
linguaggio al di la della parola.
La posizione del corpo, i segni e i gesti che l'individuo esprime durante un pensiero e durante un dialogo non sono casuali, ma correlati ai suoi stati emotivi. Toccarsi in determinate zone del
viso, accarezzarsi le labbra, toccare oggetti in un certo modo e tanti altri segnali opportunamente classificati, permettono all'esperto della comunicazione non verbale di scoprire i dinamismi
che governano il comportamento umano.
La grande rivoluzione della Psicologia Analogica ha permesso di utilizzare la comunicazione non verbale per attivare le leve emotive dellindividuo coinvolgendolo in una comunicazione interattiva.
LA COMUNICAZIONE NON VERBALE
La comunicazione non verbale risulta fondamentale nell’interazione sociale.
La comunicazione non verbale esprime emozioni; comunica atteggiamenti di tipo impersonale; sostiene e rafforza ciò che si comunica con le parole, oppure lo smentisce (disconferma).
Il linguaggio del corpo
Il linguaggio del corpo comprende la postura, il modo di camminare, la posizione della testa e del collo. Colui che si sente imbarazzato in un gruppo spesso si gratta il naso; colui che è diffidente inarca le sopracciglia; chi è impaziente tambureggia con le dita.
Il comportamento spaziale
L’utilizzazione dello spazio intorno a noi costituisce un poderoso strumento di comunicazione, anche se non ne siamo consapevoli.
Riserviamo la zona della distanza intima, inferiore ad un raggio di cm. 50, solo agli amici stretti e ai familiari. Se qualcuno la invade, per qualsiasi motivo (ad esempio in autobus o quando si fa la fila agli sportelli degli uffici), irrigidiamo il corpo, abbassiamo gli occhi e la testa, evitiamo di guardare gli altri negli occhi, creando un muro invisibile fra noi e loro.
Naturalmente la distanza sociale diminuisce enormemente quando avvertiamo il desiderio di comunicare con qualcuno: la vicinanza spaziale, in questo caso, dimostra disponibilità ed apertura verso gli altri.
La voce
Il tono e la qualità della voce, la velocità del nostro eloquio, le pause, il ritmo, gli accenti, tutto contribuisce non solo a trasmettere informazioni verbali, ma a comunicare, inconsapevolmente, pensieri, sentimenti, stati d’animo, preoccupazioni e bisogni.
Il volto
La mimica facciale esprime le nostre emozioni; anche lo sguardo trasmette messaggi, sia quando fissiamo gli altri negli occhi sia quando sfuggiamo il loro sguardo.