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L’ILLUMINISMO

 

L’Illuminismo è un movimento culturale che si sviluppa nel XVIII secolo nei maggiori paesi d’Europa e che rappresenta la voce più significativa del nostro secolo.

 

Concetto di ragione - Gli illuministi esaltano i poteri razionali dell’uomo e si impegnano ad avvalersi della ragione in modo libero per migliorare la vita umana. Usare la ragione significa assumere un atteggiamento critico verso tutto. Da ciò la battaglia contro il pregiudizio, il mito e la superstizione e contro tutte le forze che hanno ostacolato il libero uso dell’intelletto: la tradizione, la religione, la metafisica, l’autorità, il potere politico. La ragione deve diventare uno strumento di progresso. Sganciata da ogni fondamento trascendente , la ragione trova in se stessa i princìpi del conoscere e dell’agire (ragione critica). La ragione deve essere controllata dall’esperienza.

 

Concetto di libertà - Viene esaltata la libertà dell’uomo contro il dogmatismo e l’autoritarismo, l’impegno nelle riforme. Si condanna l’assolutismo monarchico, si esalta la libertà dell’uomo e si affermano i diritti naturali dell’uomo: libertà, uguaglianza, sicurezza, proprietà. Si esalta il cosmopolitismo (abbassare le frontiere degli Stati).

 

Sviluppo della scienza - L’Illuminismo crede che l’uomo possa realizzarsi grazie ad un sapere utile e vero. Esso esalta con ottimismo la scienza e lotta contro tutte le forze che potrebbero ostacolarla: i pregiudizi, i dogmi ecc., per costruire una scienza  in grado di comprendere e dominare a proprio vantaggio la natura, l’economia, la politica, la morale, la vita stessa dell’uomo. L’uomo è artefice della propria fortuna (ritorno all’Umanesimo). Il metodo scientifico (Galilei e Newton) diventa il modello del sapere e il fondamento del progresso civile.

 

Il sensismo - Sia la conoscenza che gli atti della mente derivano dalla pura e semplice sensazione: la sensazione è il principio unitario che spiega tutta la natura umana. Nell’uomo tutto deriva dall’esperienza.

Tutte le idee provengono dai sensi. Tutte le facoltà dell’anima derivano alla sensazione, anzi sono sensazioni trasformate. Attenzione, memoria, giudizio, riflessione, ragionamento, intelletto e volontà sono facoltà dell’anima che derivano dalle sensazioni.

L’anima è un termine inutile: le attività psichiche sono prodotte dai movimenti corporei.

 

Il materialismo - Secondo alcuni illuministi il mondo naturale deve essere descritto attenendosi ai fatti e rifiutando la spiegazione e la metafisica. Nell’uomo e al di fuori dell’uomo agisce un’unica causalità: la materia, intesa come strumento di liberazione contro la metafisica e la religione. Viene attribuita alla materia la qualità del pensiero: la res cogitans di Cartesio si riduce alla res estensa.

La natura, che comprende sia la realtà fisica che l’uomo, è meccanicismo e materia. Di conseguenza la natura umana è sottoposta alle stesse leggi deterministiche e meccaniche della natura fisica.

Tutto l’universo è costituito da una sola sostanza, ossia la materia, diversamente modificata, che è in grado di sentire, pensare e distinguere il bene dal male.

L’uomo non differisce dagli animali. Il suo organismo è simile, ma molto più complesso: esso è come un perfetto orologio. L’uomo è completamente plasmato dall’ambiente. Per migliorare l’umanità occorre migliorare le condizioni materiali e culturali dei popoli.

 

La religione - Alcuni illuministi, sostenitori del materialismo, concludono con l’ateismo. Ma generalmente l’Illuminismo ammette Dio. Secondo il deismo, che sostiene la religione naturale, alla base di quel perfetto orologio che è il mondo sta quell’orologiaio che è Dio. Tuttavia il Dio geometra e meccanico dei deisti non ha nulla del Dio dei teisti (coloro che credono in una religione rivelata): non è un Dio-persona, non è trascendente, non è provvidenza ed è indifferente nei confronti del destino degli uomini. La morale non deve fondarsi sulla religione ma sul piacere: tornando ai genuini istinti naturali e ad una rivalutazione del piacere sensibile l’uomo potrà raggiungere una genuina felicità.

 

Concezione della storia - Il metodo scientifico è il modello del sapere e il fondamento del progresso civile. Viene rifiutata la metafisica ed esaltata la battaglia galileiana contro i dogmi del passato.

Analizzando criticamente la storia, gli Illuministi scoprono che essa è un prodotto della violenza, della superstizione e del fanatismo: il potere ecclesiastico e quello politico hanno dominato gli eventi storici.

Il periodo storico maggiormente sotto accusa è il Medioevo, in cui maggiormente prevalse l’autorità oppressiva della Chiesa e dell’Impero (oscurantismo).

In politica si condanna l’assolutismo monarchico. I tre principali poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario) devono essere divisi per evitare l’arbitrio e l’abuso. Ritorna il giusnaturalismo: i diritti naturali dell’uomo sono la libertà, l’uguaglianza, la proprietà.