LA FILOSOFIA
DEFINIZIONE - La filosofia è una scienza che si propone di spiegare in modo critico, libero e razionale, la totalità delle cose e di studiare tutta la realtà.
Il termine (dal greco philèin, amore e sophia, sapienza) significa amore per la sapienza. Possiamo definire la filosofia come l'aspirazione alla conoscenza del reale in modo unitario, come il desiderio di conoscere e spiegare la realtà dell'universo e il destino della vita umana. La filosofia abbraccia tutta la realtà (universalità) e ne ricerca la spiegazione ultima.
DIFFERENZA CON LE ALTRE SCIENZE - Mentre le altre scienze (ad esempio fisica, astronomia, biologia) indagano su un solo aspetto della realtà, la filosofia aspira a conoscere tutta la realtà in modo unitario e ricerca la spiegazione ultima della realtà.
METODO - La filosofia studia la realtà in modo razionale, per ricercare la causa di tutto con la sola forza della ragione.
NASCITA DELLA FILOSOFIA
Il filosofo, soprattutto nell'antichità, è colui che, spinto da curiosità e da meraviglia, si pone degli interrogativi sulla realtà dell'uomo, della natura e di Dio.
Tali interrogativi non richiedono risposte particolari (il filosofo non si chiede cos'è un determinato fenomeno naturale), ma generali (che cosa ha prodotto quel particolare fenomeno e tutti gli altri).
Questi interrogativi non nascono dunque dalla pura e semplice osservazione dei fenomeni, ma richiedono una riflessione, capace di guardare oltre i fenomeni e di ricercare non verità di fede, ma dimostrazioni coerenti e logiche, basate sul ragionamento.
Perchè la filosofia è nata in Grecia?
Si afferma tradizionalmente che la filosofia è nata in Grecia, perché gli autori dei primi testi filosofici sono i Greci, ma soprattutto perché proprio i Greci per primi si sono impegnati nell'indagine critica e razionale.
La filosofia non è nata con l'uomo. In quanto indagine autonoma, critica e libera, essa non si è manifestata presso le culture antiche (come quella egizia o babilonese), in cui era molto forte il potere sacerdotale e in cui non era stimolata la capacità di pensiero libero.
La filosofia è nata in Grecia perché, rispetto ad altri popoli, come ad esempio quelli orientali, il popolo greco godeva di maggior libertà politica, vivendo in democrazia e, conseguentemente, godeva di maggior libertà personale; godeva anche di una maggior libertà religiosa perché la religione greca permetteva una certa libertà, mentre le religioni orientali erano oppressive e legate a pratiche di culto che dovevano essere necessariamente rispettate.
Mentre i popoli orientali erano sottomessi al potere politico e a quello religioso, la maggior libertà politica e religiosa dei Greci apriva il passo ad una mentalità aperta sia in campo economico-commerciale che in quello culturale.
L'originalità e la specificità della filosofia consistono proprio nell'aver rinunciato ai valori della tradizione e alle certezze religiose e nell'aver intrapreso un'indagine sulla realtà, basata soltanto sulla razionalità.
La filosofia si propone di spiegare in modo razionale la totalità delle cose e di studiare tutta la realtà. La filosofia assume fin dall'inizio la sua peculiarità di libera indagine critica e razionale che, svincolata dalle credenze, si basa sulla sola forza del pensiero.
Le colonie greche
La filosofia nacque prima nelle colonie greche e successivamente nella madrepatria.
Nel VII e VI secolo a.C. la Grecia, che precedentemente era stata un paese ad economia agricola, si era trasformata ed aveva sviluppato l'artigianato e, quindi, il commercio. Fu necessario costruire dei centri di smistamento, ossia nuove città, che nacquero dapprima nella Ionia e, successivamente, nella Magna Grecia (attuale Italia meridionale).
Queste città divennero centri fiorenti ed acquistarono una notevole forza economica. Le colonie ioniche dell'Asia Minore e quelle della Magna Grecia raggiunsero per prime un certo benessere economico e commerciale, dando luogo ad una società mista, fondata sull'attività agricola, sul commercio e sul traffico marittimo.
La filosofia nacque prima nelle colonie perché esse godevano di maggior libertà rispetto alla madrepatria e presentavano condizioni economiche, sociali e politiche atte a favorire la formazione di una mentalità aperta. Il libero traffico e la libera circolazione di merci, infatti, favorivano lo scambio culturale, la disponibilità ad accettare esperienze nuove e la trasmissione di idee originali.
La popolazione che risiedeva nel territorio greco era più omogenea e uniforme nelle colonie vi erano popolazioni eterogenee con diverse tradizioni, diverse religioni, lingue e culture; esse apparivano meno legate al passato, più aperte alle esperienze nuove e alla riflessione su tutto ciò che accade.