EPIGRAFE o EPITAFFIO= Iscrizione posta sulla tomba di un defunto.
EPIGRAMMA = Breve componimento poetico ironico e caricaturale
PASQUINATA = Satira breve contro persone biasimevoli o note per il malcostume
EPIGRAFI – SCRITTE SULLE TOMBE
Edamus, bibamus, gaudeaumus. Post mortem nulla voluptas (Mangiamo, beviamo, godiamo. Dopo la morte non vi è più alcun piacere). Assurbanipal
Ingrata patria, non avrai le mie ossa. Scipione l'africano
Lucio Cornelio Silla - Sulla sua tomba fu posta una lapide con la seguente scritta: Nessun amico mi ha reso servigio, nessun nemico mi ha reso offesa, che io non abbia ripagato in pieno.
Epigrafe sulla tomba di Virgilio Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc Parthenope, cecini pasqua, rura, duces. (Mantova mi generò, la Calabria mi rapì, ora mi custodisce Partenope (Napoli). Cantai i pascoli (Bucoliche), le campagne (Georgiche), i duci (Eneide).
Epigrafe sulla tomba del pittore Francesco Francia (1447/49 - 1517)
Che può più far natura
se il bel di lei più bello ho messo in atto?
E quel che avea disfatto
la morte e il tempo, vive e per me dura
(Da Giorgio Vasari, Le vite)
Epigrafe per lo scultore Andrea Verrocchio
Se il mondo adorno resi
mercè delle opre alte e superne,
son di me lumi accesi
favriche, bronzi marmi in statue eterne.
Epigrafe del pittore Filippo Lippi
Morto è il disegno or che Filippo parte
da noi: stracciati il crin flora, piangi Arno;
non lavorar pittura, tu fai indarno
che il stil ha perso, e l'envenzione, e l'arte.
(Da Giorgio Vasari, Le vite)
Quando morì Lucrezia d'Este (Ferrara 1535 - Ferrara 1598) molti fedeli agli Estensi le attribuirono i principali mali che avevano afflitto la casata.
Sul drappo nero della defunta fu attaccata un biglietto su cui un anonimo aveva scritto:
“Inimica alla patria e al proprio sangue
sotto falsa virtù di falsa aita
precipitando altrui perse la vita
l’iniqua donna che qui giace esangue”.
Lo scrittore Giovanni Boccaccio chiese che sulla sua tomba venisse incisa la frase «Studium fuit alma poesis» (La sua passione fu la nobile poesia).
Epigrafe per un cane - Qui riposano i resti di una creatura che fu bella senza vanità, forte senza insolenza, coraggiosa senza ferocia ed ebbe tutte le virtù dell'uomo senza averne i difetti (lord Byron).
Qui Leopoldo Fregoli compì la sua ultima trasformazione - Leopoldo Fregoli
Benedetto colui che risparmia questa pietre, e maledetto chi muoverà le mie ossa. (Blest be ye man yt spares thes stones, and curst be he yt moves my bones) – William Shakespeare
Sapevo che se avessi aspettato abbastanza a lungo qualcosa di simile sarebbe successo. George Bernard Shaw
Sulla lapide di Groucho Marx si legge: Cari visitatori, scusatemi se non mi alzo!
Correrai ancora più veloce per le vie del Cielo. Tazio Nuvolari
Rosa, oh contraddizione chiara, desiderio, di nessuno essere sonno sotto così tante palpebre. Rainer Maria Rilke
Il meglio deve ancora venire ( The best is yet to come) – Frank Sinatra
La pigrizia ce lo aveva rapito ancor prima della morte (La paresse nous l'avait ravi avant la mort) – Antoine Rivarol, scrittore francese.
Eccola che viene... la possino ammazalla...! Ettore Petrolini
Riderò la mia amara risata - Nikolaj Gogol, scrittore e drammaturgo russo.
Strappò il fulmine al cielo e lo scettro ai tiranni - Beniamino Franklyn
Qui giace un vinto che non si è arreso - Saul Bellow, scrittore statunitense
Nostalgia della vita in me riaffiora / e fa triste la tomba che mi onora
(Epitaffio del poeta Sandro Penna)
Finalmente libero, finalmente libero, grazie a Dio onnipotente sono finalmente libero – (Free at last, free at last, thank God almighty I'm free at last) – Martin Luther King
Qui giace uno il cui nome fu scritto nell'acqua (Here Lies One Whose Name was Written in Wate) – John Keats
Sulla tomba di Kant si legge l'epigrafe da lui scelta: Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me.
"Il corpo a Genova, il nome ai secoli, l’anima all’umanità" si legge sul sarcofago che conserva la salma imbalsamata di Giuseppe Mazzini.
Sulla tomba di Alberto Sordi, nel cimitero del Verano a Roma, è incisa la frase “Sor Marchese, è l’ora” (Il marchese del Grillo),
Ho smesso di fumare. Gianfranco Funari
Vittorio Gassman ha scelto per sé questo epitaffio: "Non fu mai impallato".
Epitaffio per Walter Chiari: Amici, non piangete. E' soltanto sonno arretrato.
Sulla tomba dell'attore Peter Falk, indimenticabile interprete della serie televisiva , per richiesta dell'attore è stata posta la lapide con l'iscrizione: «Io non sono qui, sono a casa con Shera». (Shera è il nome della seconda moglie)
EPIGRAMMI E PASQUINATE
Quando Rodrigo Borgia, papa Alessandro VI, padre di Cesare e Lucrezia Borgia, morì, fu composta questa pasquinata:
Furie, perché del sangue e dell'eccidio l'orgia
cessò d'un tratto e pace e gioia ne arride?
E' morto Borgia!
Epigramma per Pietro Aretino, famoso letterato e scrittore satirico (1492-1556):
Qui giace l’Aretin poeta tosco,
di tutti disse mal, fuorchè di Cristo,
scusandosi col dir: “non lo conosco”.
Epigramma scritto dai fiorentini sul monumento funerario di Giovanni dalle Bande Nere (Giovanni de’ Medici)
Questo è Giovanni dalle Bande Nere
che essendo di pugnar noiato e stanco
posò la spada e si mise a sedere.
Epitaffio per papa Adriano VI
Papa Adriano è chiuso qui; egli fu un tristo.
Con tutti ebbe a che far, fuorché con Cristo.
Papa Niccolò V (1447 – 1455) fece condannare all'impiccagione sei nobili accusati di congiura. Due di essi furono graziati, ma il papa, essendo ubriaco al momento dell'esecuzione, non poté firmare l’atto di grazia. I Romani prepararono questo epigramma:
Da quando è Niccolò papa e assassino / abbonda a Roma il sangue e scarso è il vino.
Francesco Ferrucci
Nel 1530, dopo la battaglia di Gavinana, in cui i fiorentini furono sconfitti, Fabrizio Maramaldo, mercenario calabrese a capo dell’esercito di Carlo V, uccise il capitano fiorentino Francesco Ferrucci, suo prigioniero. Questi, prima di morire, disse: Maramaldo, tu uccidi un uomo morto.
Quando morì il ministro Quintino Sella, noto per la sua durissima politica fiscale, per la sua tomba qualcuno propose il seguente epigramma:
Attenzione, o pellegrino,
a quest'urna non t'accosta...
Se si sveglia l'inquilino
paghi subito un'imposta!
Epigramma scritto dal giornalista Michele D’Urso per Ferdinando I re di Napoli:
Fosti quarto, fosti terzo, or t’intitoli primiero; e se seguita lo scherzo, finirai per esser zero