Per sorridere un po' .......

PER SORRIDERE UN PO'

 

COME VA?

Si tratta di immaginare come vari personaggi, animali e cose risponderebbero alla domanda: Come va? 

 

Alcuni personaggi rispondono:  

 

Il santo: Ho un cerchio alla testa.

La fata: Ho il colpo della strega.

Dracula: Mi sento proprio in vena.

L’orologiaio: Non vedo l’ora.

L’inquilino sfrattato: Che disdetta!

Il calvo: Ho un diavolo per capello.

Il matematico: Ho problemi di calcoli.

Il pilota: Ho la testa fra le nuvole.

L'astronauta: Ho la luna di traverso.

Il paracadutista: Non ci casco più.

Il giardiniere: Sono rimasto al verde.

Il miliardario: Mi esprimerò in parole povere ...

Il medico, dopo aver visitato un paziente: Non tutti i mali vengono per nuocere.

 

Gli oggetti rispondono:

Il rubinetto vecchio: Siamo agli sgoccioli.

Il brufolo: Scusate lo sfogo.
Il fiammifero: Io ne ho piene le scatole!

Il fucile: Che mi venga un colpo!
La candela: C'era una volta....
Il limone:
Il tempo stringe.
Il dizionario: Sono senza parole.
La cassaforte: Che combinazione!

Il dado di carne: Tutto fa brodo.

 

Gli animali rispondono:

Il bruco: Mi sento un verme.

Il cane: Ho una bella gatta da pelare.

Il serpente: Non sto più nella pelle.

Il drago: Ho la gola in fiamme. 

 

I personaggi celebri rispondono (da U.ECO, Il secondo diario intimo):

EDIPO: La mamma è contenta.

PITAGORA: Tutto quadra.

GIOVANNA D’ARCO: Fa caldo.

PIRANDELLO: Secondo chi?

 

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VARIE AMENITA'

 

AL CINEMA

 

 

Al liceo, all'uscita da scuola:

 

Ragazzi, vi Sallustio.

Eschilo, ché qui si Sofocle.

Attenti alle scale Euripide:

c'è Pericle di cadere

e Tucidide.

Ma chi Senofonte?

Socrate.

 

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Storia d'amore di Omo ed Ava

 

In un giorno di Solex Omo ed Ava si recarono su un Pratil e si sdraiarono all'ombra di un albero di Palmolive. E allora Omo chiese ad Ava:

Facciamo Spic & Span?

Camay - rispose Ava.

Allora Omo saltò in Kop, scese in Lip, ruppe il Vel.

Aiax! gridò Ava.

E dopo nove mesi nacque Omo più.

 

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In ospedale

L'internista sa tutto e non può nulla,

il chirurgo può tutto e non sa nulla,

l'anatomo-patologo sa tutto e può tutto,

ma arriva sempre troppo tardi.

 

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 I DIECI COMANDAMENTI DEL PIGRO

     (IN SPAGNOLO CON LA TRADUZIONE)

 

1- Se nace cansado y se vive para descansar.

 2- Ama a tu cama como a ti mismo.

 3- Si ves a alguien descansar, ayudalo.

 4- Descansa de dia para que puedas dormir de noche.

 5- El trabajo es sagrado, no lo toques!

 6- Aquello que puedas hacer mañana, no lo hagas hoy.

7- Trabaja lo menos que puedas, lo que tengas que hacer, que lo haga otro.

8- Calma, nunca nadie muriò por descansar.

9- Cuando sientas el deseo de trabajar, sientate y espera que se te pase.

10- Si el trabajo es salud, que trabajen los enfermos.

 

1. Si nasce stanchi e si vive per riposare.

2. ama il tuo letto come te stesso.

3. Se vedi qualcuno riposarsi, aiutalo.

4. riposati di giorno per poter dormire la notte.

5. il riposo è sacro; nessuno lo tocchi!

6. Non fare oggi quello che puoi fare domani.

7. Lavora meno che puoi, quello che devi fare tu, che lo facciano gli altri.

8. Calma, nessuno è morto per troppo riposo.

9. Quando senti voglia di lavorare, siediti e aspetta che ti passi.

10. Se il lavoro è salute, che lavorino i malati.  

 

LA STORIA A MODO MIO

 

Le popolazioni antiche col raffreddore parlavano il ladino.

 

La Rivoluzione Francese ha dimostrato che restano sconfitti coloro che perdono la testa.

 

Un legionario, rivolto a Cesare, gli dice: Cesare, il popolo chiede sesterzi. Risponde: No, vado dritto!


Muzio Scevola fu multato dai vigili: non teneva la destra!

 

Cosa disse Garibaldi dopo aver conquistato le due Sicilie? Grazie mille. 

FILASTROCCA CON LE NOTE


DO DO DO - domani me ne vado

RE RE RE - respiro l'aria pura

MI MI MI - mi voglio divertire

FA FA FA - facendo quel che voglio

SOL SOL SOL soltanto mi dispiace

LA LA LA lasciar la scuola in pace

SI SI SI sì sì la lascerò

e DOMANI me ne andrò.


IL PROLOGO

 

Come? Volete un prologo?

Il prologo son me.

Scusate, ma a dirvelo

noi facciam da sé.

 

La bocca l'è una fragola,

il naso è un gelsomino;

gli occhietti son di mandorle

e nero è il vestitino.

 

Le mani son di porpora;

il cuore è un pasticcino.

Tutti, a vedermi, dicono:

Mio Dio, che tesorino!

 

C'è dunque da contorcersi,

da ridere per tre.

A cercare un augurio

hanno scelto proprio me.

 

Signori gentilissimi,

fanciulli d'ogni età,

cent'anni e più vi auguro

di gran felicità.

 

Signori, lo spettacolo

già sta per cominciare

e troveremo un bandolo

per farvi sbadigliare.

 

Quindi anch'io desidero annoiarvi:

Cucù!

Saluti telegrafici,

non ci rivedrem mai più.