TRAME DI ROMANZI 2007

NICCOLÒ AMMANITI – Come Dio comanda (2007)

MURIEL BARBERY - L'eleganza del riccio, Edizioni E/O 2007   

DIANE SETTERFIELD - La tredicesima storia (2007) 

GIULIA CARCASI – Io sono di legno 2007 

KEN FOLLETT - Mondo senza fine 2007  

JAMES PATTERSON - Il regista di inganni (2007) 

JAMES PATTERSON - Il negoziatore (2007)

  

NICCOLÒ AMMANITI – Come Dio comanda (2007)

 

La storia è ambientata in un paesino del nord-est Italia.

Protagonisti sono Rino e Cristiano Zena, padre e figlio tredicenne, abbandonati dalla madre di Cristiano poco dopo la sua nascita. Vivono nei sobborghi con altri balordi, Quattro Formaggi e Danilo.

Rino ha idee di ultradestra, è un forte bevitore e vive di espedienti; è orientato alla violenza, all’attacco e non solo alla difesa e cerca di inculcare gli stessi principi nel figlio, il quale vorrebbe che il padre fosse orgoglioso di lui, vorrebbe imitarlo, ma ci riesce solo in parte.

Ha un intenso legame col figlio Cristiano e teme di perderlo.

Cristiano è un timido, che cerca di seguire come modello ideale quello incarnato dal padre, senza riuscirvi. E’ continuamente alla ricerca di se stesso. Il ragionamento lo porterebbe a comportarsi ben diversamente dal padre ma, in realtà, non fa altro che seguirlo cercando in lui la sua unica fonte di affetto e il suo unico punto di riferimento.

Cristiano ama la bellissima Fabiana, una ladra dedita a furti nei negozi, ma deve limitarsi ad ammirarla e desiderarla da lontano, senza osare rivelarle il suo amore. D’improvviso, finalmente la incontra, la conosce e la ragazza lo bacia, lasciandolo scioccato.

Una notte Quattro Formaggi rincorre e violenta Fabiana, che muore. Rino, informato dell’uccisione della ragazza, decide di non coprire il crimine e va da Quattro Formaggi ma, improvvisamente, si sente mancare le forze, ha un mancamento ed entra in coma.

Cristiano si adopererà per nascondere il corpo della ragazza temendo che l’assassino sia il padre e cerca di difenderlo da tutti, anche da un assistente sociale zelante ma poco efficiente. Continuerà a difendere l’innocenza del padre, convinto invece che sia lui il colpevole.

MURIEL BARBERY - L'eleganza del riccio, Edizioni E/O 2007  

 

Quest'opera ha ricevuto critiche positive ed ha incontrato il successo del pubblico nonostante la struttura narrativa presenti delle peculiarità che rendono il racconto decisamente poco scorrevole, fatto reso ancor più impegnativo dalle numerosissime e dotte citazioni di cui è infarcito il libro.

Le due protagoniste, sin dalle prime pagine, catturano la nostra attenzione di lettori perché parlano in prima persona, alternandosi.

La prima, Renée, è una portinaia che, trascurata in famiglia, semianalfabeta, ha deciso caparbiamente di apprendere tutto ciò che la sua mente era in grado di recepire e anche quello che le sembrava di non capire subito, per rifletterci successivamente. Nutrendo quotidianamente la mente con le letture della biblioteca, Renée era riuscita a formarsi una solida cultura di base, che le permetteva di avere padronanza grammaticale e sintattica al punto da saper individuare immediatamente gli errori altrui; era riuscita ad amare diversi autori classici, di cui conosceva bene le opere e con i cui personaggi si identificava. Amava la letteratura russa: in onore di Tolstoj il suo gatto si chiamava Lev. Non disdegnava, naturalmente, la saggistica; la filosofia era la sua passione, al punto da ritenere di non poter leggere un trattato di Fenomenologia di Husserl senza conoscere Kant.

La sua preparazione attraversava tutti i grandi pensatori fino al Novecento.

Ecco come si esprime per dire che nella sua portineria tutto procede regolarmente: "E' l'eterno ritorno dell'uguale" (con un chiaro riferimento nietzschiano).

Ama la musica classica, adora l'arte, ma nasconde accuratamente al condominio il suo livello di conoscenze: non compete ad una portinaia avere maggior erudizione dei condomini. Ciò non le impedisce di compiere una profonda introspezione dentro il suo animo. Si lascia andare soltanto con la sua cara amica Manuela nei loro momenti di intimità in cui bevono thè e mangiano pasticcini, ma per pudore si danno del "lei" 

L'altro personaggio intorno al quale si dipana la narrazione è Paloma Joss, appartenente ad una ricca famiglia. Il padre è un ministro che fa della politica uno strumento di potere e di aggressione. La madre è debole e fragile, perennemente alle prese con disagi di cui non è riuscita a liberarsi con la psicoanalisi e dipendente dagli psicofarmaci.

Molto intelligente, la ragazzina non riesce ad entrare in comunione con i familiari, anzi è spesso in contrasto con la sorella saccente e stupida.

La ragazza avverte acutamente la mancanza di senso della vita e decide che, al compimento del suo tredicesimo compleanno, la farà finita: si impiccherà e incendierà la casa. Cerca disperatamente i segni del movimento della vita, ma crede di non trovarne intorno a sé. 

Inizialmente i due personaggi non si incontrano, anzi si ignorano, ma un bel giorno arriva un nuovo inquilino, Kakuro, un giapponese benestante e colto che, con "occhio clinico" coglie, dietro l'apparente sciatteria e trascuratezza di Renée, una grande sensibilità d'animo, un cultura critica, una capacità di analisi del reale che la donna camuffa più che può.

Un legame di simpatia lega tra la giovane Paloma e Kakuro, così diverso dagli altri inquilini vuoti e interessati soltanto all'esteriorità. Entrambi appaiono sorpresi di scorgere, ben nascosti nella portineria, dei libri di filosofia a livello universitario e cercano di scoprire chi sia veramente Renée, certi di aver a che fare con una persona di grande spessore culturale; così decidono di avvicinarla.

Kakuro le regala un'elegante edizione di "Anna Karenina", mostrandole di aver intuito il suo amore per la letteratura classica. La invita a casa sua a cena, dove possono liberamente confrontare le loro opinioni in merito all'arte contemporanea, alla politica e alla filosofia. 

Anche Paloma, dal canto suo, arriva spesso in guardiola e va spesso a bere una confortevole tazza di thè con la donna e a imbarcarsi in dotte dissertazioni su tematiche assai care ad entrambe. 

Qualcosa comincia a scalfire il "riccio" dietro il quale Renée si è nascosta.

Di fronte alla tragicità degli ultimi eventi, Paloma compie una profonda riflessione ...

Quest'opera ha ricevuto critiche positive ed ha incontrato il successo del pubblico nonostante la struttura narrativa presenti delle peculiarità che rendono il racconto decisamente poco scorrevole, fatto reso ancor più impegnativo dalle numerosissime e dotte citazioni di cui è infarcito il libro. Libro non consigliabile a tutti, può piacere molto o non piacere affatto.

DIANE SETTERFIELD - La tredicesima storia (2007)

 

Margaret, una giovane libraia antiquaria, che trascorre la sua vita fra i libri antichi e si è anche cimentata in qualche biografia, riceve una strana richiesta da parte della scrittrice più famosa del momento, Vida Winter: recarsi da lei per scrivere la sua biografia, quasi sfidandola a "scoprire la verità". Strano è il modo in cui è espressa la richiesta, strana perfino la grafia della lettera, ma la ragazza ne resta incuriosita e decide di accettare, soprattutto perché scopre di avere con lei un elemento in comune: entrambe sono nate gemelle.

Recatasi presso l'abitazione della scrittrice, cerca di raccogliere il maggior numero di informazioni per scrivere la storia della sua vita, ma soprattutto per scoprire il motivo per cui la scrittrice, autrice di numerosi libri di successo, avesse pubblicato il suo primo libro, dal titolo provvisorio I Tredici racconti, in cui manca proprio la tredicesima storia.

 

Numerosi personaggi animano la narrazione. Alcuni di essi presentano caratteristiche strane, alcune volte sconvolgenti, altre tali da rasentare la follia. Situazioni fortemente drammatiche, incendi e crimini potrebbero essere attribuiti a un fantasma, come suggerisce la scrittrice? Forse, ma la giovane risolverà l'enigma e, nello stesso tempo, compirà un'introspezione su se stessa. 

 

Troverete qui l'incipit del libro.

GIULIA CARCASI – Io sono di legno 2007

 

È l’alba di una domenica qualunque. Giulia, medico chirurgo di grande esperienza, abbastanza attempata, aspetta il ritorno a casa di Mia, la figlia diciottenne che pensa a divertisti, che affronta  primi amori, si preoccupa del sesso, come tutte le sue coetanea e si prepara a scegliere la facoltà universitaria giusta per lei.

Si prepara alla lunga attesa, sapendo che Mia si ritira il mattino dopo. Mentre attende, decide di leggere il diario della figlia. Mentre legge le parole e le riflessioni della figlia, ripensa e rivive le proprie parole e riflessioni quando aveva la stessa età e le scrive alla figlia. Entrambe anaffettive, entrambe “di legno”, sembrano tanto diverse, Mia così trasgressiva, Giulia remissiva, ma nel ricordo affiorano elementi che potrebbero riguardare sia l’una che l’altra.

La narrazione d’ora in poi scorre a due voci, quasi in parallelo, con due strie che si fondono e si confondono.

La madre torna indietro nel tempo e si racconta alla figlia: i problemi familiari, le delusioni amorose, le sue storie d’amore di quando era ragazza e quelle più recenti.

Giulia rivive il suo primo amore e il tradimento della sorella; la difficoltà ad esprimersi in famiglia e l’amicizia con una suora peruviana che, quando è sola, si veste di rosso e sogna il suo primo amore. La donna torna ai primi passi della sua attività di medico, all'attività in sala operatoria, al matrimonio con un primario più anziano di lei, alla lunga attesa di una maternità sofferta e desiderata, alla sua relazione con un giovane peruviano, con cui finalmente prova la tenerezza tanto sperata e desiderata.

Poi arriva, quasi inattesa, la notizia della gravidanza, con i conseguenti dubbi sulla paternità della sua creatura. La bambina che nascerà avrò una voglia molto simile a quella del marito di Giulia. Dunque è sua figlia, ma manifesta anche gli entusiasmi e la spontaneità del giovane Julian.

KEN FOLLETT - Mondo senza fine 2007

 

Mondo senza fine, come il primo romanzo della trilogia, I pilastri della terra, è ambientato nella  città di Kingsbridge. Gli eventi narrati si collocano intorno al XIV secolo, verso la fine del medioevo.

Seguiamo le vicende dei quattro piccoli protagonisti nella loro crescita personale e nelle loro interazioni all'interno di eventi ben più grandi di loro: la peste, le carestie, le guerre, la lotta per la sopravvivenza, il prepotere dei pochi contro la povertà e la sottomissione della popolazione.

Vediamo il primo incontro di quattro bambini, che si allontanano da casa a Kingsbridge; Merthin, un ragazzino molto intelligente; suo fratello Ralph, rissoso e violento; Caris, una ragazzina capace di grandi iniziative e pensiero critico e indipendente; Gwenda, figlia di un ladro punito con l’amputazione della mano. Il gruppo assiste nella foresta all'omicidio di due uomini, uccisi per rubare una lettera misteriosa.

 

Il mondo medioevale è in trasformazione, nel passaggio non indolore dalla superstizione alla ricerca scientifica, dalla fede cieca alla razionalità, dal buio alla luce, dal pregiudizio generalizzato nei confronti della donna alla valorizzazione della figura femminile, capace di affrontare la guerra, la miseria, le malattie, le delusioni e la riscossa, la battaglia contro le ingiustizie sociali.

La popolazione dovrà fronteggiare la più terribile epidemia di tutti i tempi: la Peste Nera, che decima la popolazione

 

La storia ruota attorno alla costruzione di un ponte e della torre campanaria della cattedrale.

Alla fine la lettera viene ritrovata: Merthin cederà la lettera al re in cambio dell’elezione di un nuovo vescovo per  Kingsbridge.

Rispetto al primo libro della trilogia, la narrazione non appare troppo scorrevole, appesantita com'è dalla descrizione dettagliata e minuziosa delle tecniche di costruzione della cattedrale e del ponte e degli strumenti per la misurazione, con una precisione e meticolosità degne di un trattato ingegneristico o architettonico, ma poco consono alla fluidità della narrazione.

Leggiamo invece con piacere lo sviluppo, seppur lento, dei metodi di analisi e terapia delle malattie dell'epoca, il timido ricorso all'uso di alcune erbe medicinali e a metodi più naturali di cura; soprattutto si inizia a non attribuire più alla divinità o a forze diaboliche la  causa dell'esplosione delle malattie, intese come punizione per i peccati umani.

 

JAMES PATTERSON - Il regista di inganni (2007)

 

Il regista di inganni è un romanzo della serie di Alex Cross, l’ex detective che deve nuovamente confrontarsi con il pluriomicida Kyle Craig, alias Mastermind, rinchiuso in un carcere di massima sicurezza nel Colorado.

In totale isolamento, a parte le visite dell’avvocato, Craig si comporta come un detenuto modello, ma sta realizzando il suo grande e folle piano: una serie di brutali omicidi per dimostrare di essere una "mente superiore".

Inizialmente, Craig agisce per interposta persona, mandando alcuni suoi simpatizzanti e sostenitori ad uccidere persone indifese, riuscendo a far mandare in onda i video degli omicidi che essi commettono. 

Successivamente egli porta a termine la sua spettacolare evasione...

La trama è solida e ben costruita e, fino alla fine, i colpi di scena sono imprevedibili.

JAMES PATTERSON - Il negoziatore (2007)

 

Qualche giorno prima di Natale a New York, l'ex presidente e la moglie festeggiano in un ristorante, come ogni anno. Inaspettatamente l'ex first lady sta male e muore perché è allergica alle arachidi, evidentemente inserite nel paté di foie grass, nonostante gli avvertimenti allo chef.

Durante il funerale, organizzato in pompa magna nella cattedrale di St Patrick con la presenza dei principali vip della politica e dello spettacolo, un gruppo di criminali, travestiti da frati, incredibilmente sfuggono agli scrupolosi controlli delle forze dell'ordine, sequestrando i presenti e tenendo in scacco la polizia, dietro minaccia di far saltare l'intera cattedrale.

Per i contatti con i rapitori viene chiamato un esperto del NYPD, Michael Bennett, che ha già avuto esperienze di negoziazione con bande di criminali. Michael sta vivendo il momento più tragico della sua vita: l'adorata moglie Maeve, ammalata di cancro terminale, sta trascorrendo i suoi ultimi giorni in ospedale. Egli deve provvedere ai dieci figli, adottati assieme alla moglie per volere di quest'ultima, ma per lui è sempre una gioia trascorrere del tempo con loro. Fortunatamente il nonno e una ragazza au pair lo aiutano.

Egli si divide tra la famiglia e la scena del sequestro, dove sono riuniti i vertici della polizia. I rapitori pretendono un'elevata somma come riscatto per ogni singolo vip sequestrato nella cattedrale. Per rendere più concrete le loro minacce, non esitano ad uccidere barbaramente tre ostaggi. 

Alla fine i sequestratori portano con sé i vip sopravvissuti in una fuga rocambolesca. I sopravvissuti vengono lasciati liberi, ma la polizia non ha alcun indizio per individuare ed arrestare i responsabili del sequestro. Quando ormai Michael, che ha dovuto dire addio alla moglie, pensa che tutto sia perduto, un indizio sfuggito alla perizia dei sequestratori lo guida nella ricerca. Egli sa che i rapitori sono riusciti, con grande abilità, ad organizzare un sequestro di così ampia portata e comincia a sospettare di qualcuno che, dall'esterno, li ha sostenuti, tenendoli continuamente informati. Vari colpi di scena ci portano, nel finale del libro, a scoprire gli insospettabili.

La narrazione, che si snoda con grande linearità, è piacevole e coinvolgente.