STIEG LARSSON – La ragazza che giocava col fuoco, Marsilio 2008
DAVID GROSSMAN – A un cerbiatto somiglia il mio amore, 2008
PAOLO GIORDANO - La solitudine dei numeri primi (2008)
LORENZO BECCATI - Il mistero degli incurabili (2008)
STIEG LARSSON – La ragazza che giocava col fuoco, Marsilio, Venezia 2008
Secondo romanzo della trilogia Millennium, pubblicato postumo.
Tornano alcuni personaggi di spicco del primo romanzo: Lisbeth Salander e Mikael Blomkvist, ma anche Erica ed altri che già conosciamo.
Dopo aver risolto il misterioso caso esposto nel libro Uomini che odiano le donne, Mikael Blomkvist riprende il suo incarico di direttore di Millennium.
Su Millennium Dag e Mia propongono servizi editoriali esplosivi sul traffico di prostitute dai paesi dell'Est europeo. I due giovani ricercatori, grazie ad un elevato numero di prove, sono convinti che faranno scoppiare la poltrona sotto i piedi di ben più di un personaggio insospettabile e sono in grado di provare che, dietro la prostituzione dall’est europeo, vi sono notissimi professionisti e poliziotti. Mikael ed Erika danno il loro appoggio incondizionato ai due ricercatori. Il progetto si blocca quasi sul nascere; i due vengono brutalmente massacrati senza pietà. Gli assassini propongono un capro espiatorio da condannare: Lisbeth Salander.
Nonostante la difficoltà di riprendere con Lisbeth, che è un'abilissima hacker, i contatti interrotti, Mikael le invia, attraverso il proprio computer, messaggi di solidarietà e dichiara di credere alla sua innocenza. Lisbeth lo mette in guardia contro lo psichiatra che ha firmato per la sua istituzionalizzazione. Inoltre gli indica il nome del colpevole: Zala, agente dei servizi segreti e suo padre. Nei dossier di Lisbeth mancano informazioni sulla loro parentela e sull’episodio in cui, per salvare la madre, lei cercò di ucciderlo. Contro l’innocenza di Lisbeth muovono poliziotti corrotti, uomini politici, psichiatri famosi.
Mikael dedica ogni sforzo per scoprire la verità che si rivelerà angosciosa: scopre che Zala, padre di Lisbeth, trattava la madre con rozzezza e disumanità e la picchiava al punto che la ragazza, tredicenne, decise di ucciderlo buttandogli addosso una bomba esplosiva. Zala ne rimase sfigurato e mutilato e decise di vendicarsi di lei.
Mikael scopre anche che Zala ha cercato di far uccidere i due ricercatori, ormai troppo vicini alla verità. Nella lotta impari con Zala e il fratellastro, Lisbeth viene liberata da Mikael all’ultimo momento, in un finale davvero brillante.
DAVID GROSSMAN – A UN CERBIATTO SOMIGLIA IL MIO AMORE, 2008
In Israele, durante la guerra dei sei giorni, Orah, una ragazza e due amici, Avram e Ilan, tutti sedicenni, ricoverati nel reparto malattie infettive di un ospedale a Gerusalemme, diventano molto amici. Avram e Ilan sdi innamorano di Orah, un triangolo amoroso che porterà la ragazza a concepire un figlio da ciascuno dei due amici.
Ilan sposa Orah, ma rifiuta il ruolo di padre dopo la nascita del primogenito Adam. Separatasi da Ilan, Orah darà alla luce Ofer (il cerbiatto), figlio di Avram, che non riconoscerà il figlio.
Molti anni dopo Orah è una donna separata, madre di due figli, Adam e Ofer. Deve accompagnare al fronte il figlio Ofer, che ha accettato di partecipare a un’azione di guerra, pur non condividendo la sua scelta e col terrore di sapere che potrà morire e causare la morte di altri ragazzi come lui.
Contattata da Avram, che reca nel corpo e nell’anima le ferite laceranti della guerra, lo coinvolge in un viaggio verso Tel Aviv e gli parla di quel figlio che lui non ha mai voluto conoscere.
Costretti ad affrontare difficoltà, disagi e paure, i due si parlano e si confrontano sulle loro sofferenze. Avram fa cadere un po’ alla volta la corazza con cui si difendeva dai traumi subiti.
Il libro si chiude sulle paure di Orah, che teme che il figlio possa incontrare la morte in quell’incertezza angosciosa e devastante che è ogni guerra.
PAOLO GIORDANO – La solitudine dei numeri primi (2008)
I numeri primi sono numeri solitari ed isolati, ma vicinissimi fra loro, poiché separati da un solo numero: molto vicini, ma mai abbastanza da unirsi.
Il romanzo narra le vite parallele di Alice e Mattia attraverso le vicende spesso dolorose che segnano la loro infanzia, e adolescenza e permangono anche nell'età adulta.
Alice, a sette anni, pur odiando la scuola di sci, viene costretta a frequentarla. Una mattina, rimasta indietro rispetto al suo gruppo, tenta di raggiungerli e finisce in un dirupo, rimanendo zoppa per il resto della vita.
Mattia è un bambino dotato di un enorme intelligenza, al contrario della sua gemella Michela, affetta da ritardo mentale. Isolato dai coetanei che non può frequentare perché deve badare alla sorella, vive la propria infanzia in solitudine.
Un giorno, per partecipare alla festa di compleanno di un compagno, lascia la sorella in un parco, ripromettendosi di andarla a riprendere alla fine della festa, ma al suo ritorno Michela è scomparsa.
Durante l’adolescenza, Alice soffre di anoressia e non riesce a farsi apprezzare dai ragazzi perché è zoppa, ma attira l'attenzione di Viola, una compagna di classe molto popolare, che la inserisce nel proprio giro di amicizie e le fa conoscere Mattia. Alice e Mattia stringono un'amicizia particolare: ciascuno svolge la propria esistenza autonomamente, ma ogni volta tornano a cercarsi. Continuano a frequentarsi anche dopo il liceo, quando Mattia si iscrive a matematica e Alice si dedica al lavoro di fotografa.
Mattia, dopo la laurea, riceve un incarico di insegnamento in un’università norvegese. Preso da dubbi e incertezze, racconta ad Alice la storia di Michela. Tra i due scocca il primo bacio ma, per le loro incomprensioni, si allontanano l’una dall’altra. Mattia accetta l’incarico e va all’estero.
Alice sposa un medico, Fabio, che vorrebbe un figlio, ma Alice non può averne. La coppia si separa ed Alice entra in uno stato depressivo.
Tempo dopo, Alice incontra per lavoro una ragazza che le sembra proprio la gemella di Mattia. Crede che possa trattarsi di Michela, mai ritrovata e chiama Mattia. Egli, diventato ormai un celebre studioso di matematica, torna in Italia. Alice non ha il coraggio di dirgli nulla e, accanto a lui, Avverte con forza in sé quel sentimento amoroso che non aveva mai provato per nessun altro. Nonostante il suo amore, non riesce a trattenerlo e Mattia ripartirà da solo.
LORENZO BECCATI - Il mistero degli incurabili (2008)
A Genova, nel 1589, si teme che i folli ricoverati nell'Ospedale degli incurabili possano essere uccisi. Viene incaricato delle indagini il quale scopre che gli incurabili non hanno diritto di essere chiamati per nome, ma solo in base al disturbo prevalente; l'epilettico, il sifilitico, il melanconico, l'insensato e via.
Pimain, il guaritore di maiali, suo malgrado si ritrova a svolgere il delicato compito dell'indagatore. Conosce il chirurgo, padre di una ragazza splendida, Maddalena, di cui si innamora; conosce anche il medico che si occupa delle cure; conosce inservienti, infermieri e frate Dolcino.
Venendo a contatto con quelle povere anime infelici, scopre i loro dolori e i loro patimenti, Per le cure del tempo c'erano la doccia fredda, la fustigazione, l'incatenamento e altre sevizie. Egli comprende che quelli furiosi non fanno altro che reagire ai violenti trattamenti cui vengono sottoposti.
Abituato a curare maiali, scopre che non è affatto difficile occuparsi di uomini, anche se trattati peggio delle bestie.
Nel frattempo i folli vengono uccisi a uno a uno.
In città intanto, scompaiono dei giovani e i genitori temono che siano stati uccisi, Si scopre che una "maga", annusando un indumento della persona smarrita, ne troverà il corpo, sepolto dall'assassino. Pimain segue la doppia pista perché crede che vi sia un legami non troppo misterioso tra i tre giovani uccisi e ritiene che anche la morte dei folli abbia con questi delitti un non so che in comune.
Tra le perplessità del medico che cura i folli e la popolazione piena di pregiudizi, Pimain si destreggia con difficoltà, consolato dall'amore di Maddalena.
Riuscirà, infine, a scoprire tutti i responsabili e ad affidarli al braccio secolare per la loro punizione.