EDMONDO BERSELLI - E poi chi lo porta fuori il cane? Mondadori 2012
JOËL DICKER - La verità sul caso Harry Quebert (2012)
KEN FOLLETT - L'inverno del mondo (2012)
JAMES PATTERSON - L'undicesima ora (2012)
PATTERSON, LEDWIDGE - Il maestro (2012)
JAMES PATTERSON - Il prigioniero (2012)
LUCINDA RILEY - Il giardino degli incontri segreti (2012)
E poi chi lo porta fuori il cane? - Edmondo Berselli, Mondadori 2012
Dopo aver scritto nel 2009 il libro cartaceo “Liù. Biografia morale di un cane”, Berselli propone un versione ebook dal titolo "E poi chi lo porta fuori il cane?"
Piace la lettura scorrevole del libro, l’interesse genino per Liù in un personaggio che non aveva mai in precedenza amato i cani, che cerca di descrivere l’Italia con gli occhi dl suo cane, partendo da elaborate riflessioni filosofiche.
La moglie si informa sulle abitudini del labrador, sulle caratteristiche di questo cane mentre il marito si dilunga su questioni filosofiche: se il labrador è di origine anglosassone, deve anche essere analitico, empirico, pragmatico. Inutile pensare a tesi, antitesi e sintesi hegeliane, ma rientra precipitosamente dalla filosofia al presente e si commuove vedendo i neonati della cucciolata. Pensa alle sue responsabilità di paternità canina: come attrezzarsi perché non distrugga i sedili dell’auto mentre la portano a casa? Il problema viene risolto mettendo il cucciolo in un grande mastello con una vecchia coperta di lana. Tra i due cuccioli neri femmine, non sceglie quella più timida, poco vivace e gregaria: sceglierà invece una lupacchiotta volitiva, un supercane con personalità spiccata e vivace prepotenza.
Liù felice nel viaggio ha bell’e dimenticato fratelli e sorelle e la mamma, si affaccia dal finestrino con curiosità, A casa diventa il centro dell’attenzione di tutti, che la guardano mentre si stira, mentre mangia. Decidono di farla dormire in una stanza separata rispetto a loro. Ben informati di dover resistere a pianti e guaiti per evitare che entri nella loro stanza la notte, sopportano per un po' i suoi pianti senza requie: forse ha paura del buio, allora Bertelli le accende la luce e le dà un biscotto.
La prima volta, quando Liù lo lecca, va subito a lavarsi, per poi dice: “Che importa? Tanto il cane genera anticorpi”.
Inizialmente Bertelli decide di calcolare bene tempi e ritmi, senza distrazioni altrimenti si perde il filo e il conto. Riprende così il lavoro, ma scopre che Liù non può essere telecomandata. Se lui vuole lavorare e lei vuole le coccole, lei non gli ubbidisce, reclama attenzione. Allora, decide di dedicarle tutta la giornata, così la notte dormirà e lui potrà mettersi a scrivere di notte. Ma la notte Liù riprende a uggiolare finché non le viene dato un materassino accanto al loro letto. Finalmente la cagnetta dorme e russa fino al mattino. Liù ha dimostrato di essere proprio quello che prometteva fin dal primo giorno: una cagnolina intelligente, prepotente, esigente e ricattatoria, impaziente. E’ una tortura cercare di essere severi, esigenti, di voler stabilire le regole fin dall’inizio, poi arriva la capitolazione: tra i due cervelli, quello umano e quello animale, i sistemi operativi sono troppo diversi. Berselli comprende che quella scintilla del Divino che ha in casa non è disponibile ad adeguarsi al modello formale del cane educatissimo che segue
rilassato il padrone al guinzaglio guardandolo con adorazione. Alla fine conclude: “Bisogna anche saper perdere!” E comunque chi ha un cane diventa più intelligente e più sano.
“Si diventa più intelligenti perché è necessario uno sforzo continuo per capire che cosa diavolo vuole il cane, se ha fame o se ha mal di pancia, se vuole uscire o se si è insospettito per un rumore sul pianerottolo, se finge o se fa sul serio, se ha voglia semplicemente di fare quattro salti o gli sta per venire una colica.”
“Si diventa più sani perché il cane trotta e noi camminiamo, il cane tira e noi resistiamo, il cane vuole correre e noi gli corriamo dietro.”
JOËL DICKER La verità sul caso Harry Quebert (2012)
Marcus Goldman, uno scrittore diventato famoso grazie al suo primo libro, avverte mancanza di ispirazione nello scrivere il secondo romanzo. Si rivolge all’amico Harry Quebert, che gli propone di scrivere nella tranquillità della propria casa.
A casa dell’amico scopre che nel 1975, un anno prima di pubblicare Le origini del male, Harry aveva frequentato Nola Kellerga, una quindicenne, prima scomparsa e poi uccisa.
Improvvisamente il cadavere di Nola viene scoperto nel giardino di Harry, accanto al manoscritto de Le origini del male a lei dedicato.
Lo scrittore, costretto a confessare la relazione con lei, viene sospettato per omicidio.
Marcus è il solo convinto dell’innocenza dell’amico e torna ad Aurora per cercare nuove prove. Non tutti vogliono che egli indaghi: riceve lettere minatorie, ma non si lascia scoraggiare Viene a sapere che avevano organizzato una fuga insieme. Intervista parenti, amici e persone informate dei fatti.
Una compagna di scuola di Nola gli rivela che la ragazza veniva picchiata in casa e frequentava regolarmente Stern, l’ex proprietario della casa di Harry, ricco uomo d’affari.
Scopre che Stern aveva un autista, Luther, con un grande talento per la pittura, ma sfigurato e trovato morto dopo la scomparsa di Nola. Scopre che il capitano Pratt aveva trascurato alcune piste significative, che lo avrebbero portato alla scoperta della verità. Il capitano gli confessa che la ragazza aveva incontri con Stern. Viene scoperto un ritratto come prova, che farà scagionare lo scrittore.
Marcus completa il suo libro, riscuotendo un considerevole successo ma, insoddisfatto del risultato, cerca ancora di capire...
KEN FOLLETT - L'inverno del mondo (2012)
In questo romanzo ritroviamo molti personaggi del precedente romanzo "La caduta dei giganti": Walther e Maud, Ethel col figlio Lloyd, Lev e Grigory, il conte Fitz, i Dewar.
L'incipit ci catapulta nella Germania tra le due guerre: il partito nazista raccoglie sempre maggiori consensi, mentre il Partito socialdemocratico di Walter von Ulrich aspira inutilmente a riscuotere il sostegno della maggioranza degli elettori. Gli ebrei vengono frequentemente insultati e ostacolati nelle loro attività. Iniziano le rappresaglie antiebraiche: sui negozi degli ebrei viene attaccata la stella di Davide; i nazisti vietano a chiunque di intrattenere rapporti economici con loro.
Oltre ai "nemici" ebrei, i nazisti decidono di combattere contro i comunisti e chiudono i giornali "comunisti" o presunti tali. Tra questi, vi è il giornale a cui collabora con tanta passione Maud. Vengono isolate e represse le manifestazioni democratiche. Gli omosessuali vengono perseguitati. Il compagno di Robert von Ulrich viene esposto nudo in pieno inverno, in balìa di cani affamati, che lo dilaniano.
Il programma di Hitler prevede anche l'eliminazione fisica dei bambini portatori di gravi handicap presso appositi istituti. Si inizia con gli ebrei, ma anche bambini tedeschi, senza fornire alcun ragguaglio ai familiari, anzi vietando che se ne parli.
Chiunque contesti l'operato dei nazisti viene ucciso. Walter von Ulrich chiede che fine abbia fatto il suo povero figliolo disabile. I nazisti lo uccidono.
Una volta scoppiato il conflitto tra le nazioni, la guerra non guarda in faccia nessuno. Molti amori nascono e altri muoiono. Muoiono giovani innocenti, donne, bambini, civili e militari. Lo spionaggio diventa un'impellenza per tutti: si cerca di carpire al nemico in mille modi, spesso anche in modo grottesco, notizie utili al proprio paese..
JAMES PATTERSON - L’undicesima ora (2012)
Le quattro amiche del Club Omicidi sono alle prese con due indagini molto complesse, che le vedono coinvolte, oltre che sul piano professionale, anche a livello personale e di coppia.
Nella villa di un famoso attore vengono rinvenute delle teste di donna. L'attore, noto playboy, dieci anni prima era stato sospettato di aver ucciso la moglie, ma era stato discolpato perché non ne era mai stato ritrovato il cadavere. Ora l'intera squadra omicidi della polizia cerca di scoprire a chi appartengono quelle teste. Non ci sono indizi né sospetti e la ricerca appare estremamente complessa.
Nello stesso tempo, Lindsay e la squadra devono cercare di individuare un criminale che uccide molti spacciatori di droga. L'assassino sa come depistare le indagini per non essere scoperto e continua, imperterrito, a compiere i suoi crimini.
Patterson, in questo thriller, a differenza di altre sue opere, non si dilunga eccessivamente sulle stragi ed evita dettagli troppo macabri e cruenti. La lettura si rivela, pertanto, piacevole e scorrevole.
Il maestro - PATTERSON, LEDWIDGE (2012)
In questo romanzo il detective Michael Bennett dà la caccia ad un serial killer che si autodenomina "il maestro". Crudele, folle e malvagio, ricco, colto, affascinante, il maestro si trasforma con gran facilità e rapidità e commette numerosi crimini che non hanno un motivo apparente, sfuggendo all'occhio attento di Bennett e degli altri poliziotti che gli danno la caccia.
Come in altri romanzi aventi come protagonista Bennett, anche qui il folle coinvolge la famiglia del detective, che deve difendere la vita dei suoi cari e cercare di catturare l'inafferrabile.
Solo nelle ultime pagine scopriamo il movente, un po' deludente, degli efferati delitti del maestro.
JAMES PATTERSON - Il prigioniero (2012)
In questo romanzo ritroviamo Michael Bennett, detective della polizia di New York, qui coinvolto in un'operazione molto pericolosa anche per la sua numerosa famiglia. Polizia e FBI collaborano per catturare un potente boss della droga, Manuel Perrine, chiamato "Il Re Sole", spietato e del tutto privo di scrupoli, sostenuto da una vera e propria corte di criminali incalliti, che si muovono ad ogni suo volere; rapiscono, uccidono e massacrano senza pietà chiunque non sia di suo gradimento. .
Bennett riesce a catturarlo, ma il superboss, grazie a personaggi di spicco della polizia e del tribunale, da lui corrotti, durante il processo riesce ad evadere in modo spettacolare.
Il prossimo obiettivo di Perrine è uccidere Bennett, responsabile della sua cattura, con tutta la sua numerosa famiglia. Il detective, per difendere i suoi, deve abbandonare il lavoro e rifugiarsi in una località sconosciuta al boss.
Anche in questo romanzo il protagonista è dibattuto tra il dovere e l'amore. E' molto attratto dalla sua collega del FBI, ma non riesce a sottrarsi al fascino della sua bella babysitter, Mary Catherine.
LUCINDA RILEY - Il giardino degli incontri segreti
La narrazione si snoda tra il passato e il presente di ben tre generazioni, legate da rapporti di sangue (a volte tutti da accertare), dall’amore per la natura e i fiori esotici (le orchidee) e la musica. Amori appassionati tra il giardiniere Bill e la cameriera Edith, tra Olivia e Harry, erede di una grande tenuta nel Devonshire e della splendida Chatsworth House. Olivia se ne innamora, ma Harry la sposerà esclusivamente per consolidare il patrimonio familiare, ma l’amore è ben altra cosa. Siamo alla Seconda Guerra Mondiale. Harris deve combattere
Conoscerà l’amore attraverso la meravigliosa Lidia, ma anche il dolore della separazione.
Julia incontra Kit, che aveva conosciuto da bambina. Kit le consegna un diario, ritrovato nelle sue serre. Si scoprirà che era stato scritto da Harry durante i combattimenti e la prigionia. Il diario rivelerà la vera natura dei rapporti tra i protagonisti e svelerà i misteri di questa grande famiglia.
Tra Julia e Kit nasce un tenero sentimento. Julia è reduce da due gravissime perdite: in un incidente ha perso il marito Xavier e il piccolo Gabriele di due anni. Continui colpi di scena, più o meno credibili, movimentano il romanzo, che può piacere soprattutto agli amanti del genere.
Solo alla fine, come un deus ex machina, la nonna risolverà i misteri e permetterà alla famiglia di ritrovarsi nuovamente tutti insieme nella splendida tenuta di Chatsworth House.