Cambiare l'acqua ai fiori - Valèrie Perrin, e/o 2019
La corona d'inverno. Il romanzo di Eleonora di Aquitania - Elizabeth Chadwick, TRE60, 2019
Il trono d'autunno. Il romanzo di Eleonora d'Aquitania - Elizabeth Chadwick, TRE60, 2019
Cambiare l'acqua ai fiori - Valèrie Perrin, Feltrinelli 2019
Violette, bambina abbandonata dalla madre e mai adottata, conosce un bellissimo ragazzo, Philippe e se ne innamora. Il rapporto fra i due non è felice, perché lei subisce il fascino e la
personalità di Philippe, che la tradisce con altre donne. Violette rimane incinta; nasce Léonine, una bambina tanto amata dalla mamma, la quale comincia ad acquistare autostima e pian piano si
libera dalla soggezione al marito.
I due inizialmente lavorano come controllori di un passaggio a livello. In realtà, tutto il lavoro grava su Violette. L'amore per la bambina riempie la sua vita, nonostante i tradimenti del marito. Purtroppo una grave sciagura incombe su di loro: la bambina muore in un incendio, con altre bambine, in una colonia di vacanze.
Faticosamente Violette si riprende; le viene offerta una nuova possibilità come guardiana di un cimitero. La sua vita si arricchisce: affezionata agli animali che lo frequentano, si dedica alla cura dei fiori, ritrova l'equilibrio e scopre la sua creatività organizzando il cimitero come in grande giardino e creando nuove specie e varietà di fiori.
Dotata di notevole empatia, riesce ad accogliere i parenti dei defunti, a lenire il loro dolore e ad aiutarli a ritrovare la serenità perduta, grazie anche all'affetto che le dimostrano Celia, Julien, Sasha e tanti altri.
La narrazione non è molto agevole: all'io narrante (Violette), che si muove in modo disordinato tra passato e presente, sull'onda dei ricordi, si sovrappongono i diari e i racconti di tanti personaggi. mescolando lacrime e risate, citazioni di romanzi e canzoni famose, alternando esperienze quotidiane di tumulazioni ed esumazioni con appassionanti storie d'amore e di passione.
Nonostante non sia un libro di facile lettura, il romanzo ha conseguito diversi premi ed ha ottenuto un grande successo di pubblico.
La corona d'inverno. Il romanzo di Eleonora di Aquitania - Elizabeth Chadwick, TRE60, 2019
Dopo la separazione da Luigi VI0, e di Francia, Alienor decise di sposare Enrico il Plantageneto. Anche con lui fu una sposa devota e irreprensibile, mise al mondo otto figli (alcuni dei quali morirono in tenera età) e fu incoronata, assieme a Enrico II, regina d’Inghilterra.
Ancora una volta, però, Alienor dovette constatare che per una donna è impossibile governare alla pari con il proprio consorte. Non solo per le regine, ma per tutte le donne il futuro, nel Medioevo, era sempre un matrimonio combinato dalle famiglie, addirittura quando erano ancora bambine.
Enrico aveva affidato alti incarichi a Thomas Beckett, che diventò cancelliere del regno; non contento e sperando di ottenere potere anche sul clero e sulla Chiesa, Entico gli offrì il prestigioso ruolo di arcivescovo di Canterbury, ma Tommaso rifiutò di sottostare al dominio dal prepotente sovrano e rimase vittima di una congiura, probabilmente ordita proprio dal re e dai suoi accoliti.
La morte di Beckett non giovò affatto ad Enrico: l’arcivescovo acquistò un potere ancora maggiore da morto: gli si attribuivano miracoli, lo si proclamò santo diventando il simbolo della resistenza della Ciesa contro l'assolutismo monarchico ed Enrico dovette rinunciare alle sue ambizioni.
Enrico II decise di dividere i suoi titoli tra i figli Harry (Enrico il giovane), Goffredo, Riccardo Cuor di leone e Giovanni Senzaterra, mantenendo però il potere ad essi associato. Indomita e coraggiosa, Alienor, non più innamorata del marito infedele, ebbe come unico obiettivo aiutare i suoi figli ad avere quello che spettava loro di diritto. Harry, Goffredo e Riccardo presero posizione contro il padre, il quale la punì imprigionandola con l'accusa di avergli aizzato i figli contro.
Il trono d'autunno. Il romanzo di Eleonora d'Aquitania - Elizabeth Chadwick, TRE60, 2019
Eleonora d'Aquitania, accusata di aver fomentato la rivolta dei figli contro il padre Enrico II, re d’Inghilterra, viene costretta a trascorrere molti anni prigioniera, sopportando la sua condizione col pensiero fisso ai figli, soprattutto all’amato Riccardo Cuor di Leone. Saprà affrontare viaggi lunghissimi, sforzi incredibili e spostamenti massacranti a cavallo lungo i monti e per vie impervie meglio di tanti uomini. Dovrà però saper affrontare rancori e risentimenti tra i figli, soprattutto tra Riccardo e Giovanni. Deve pensare al modo di aiutarli tutti, perché non possono contare sull’aiuto di un padre che li utilizza unicamente per motivi dinastici, rimangiandosi a cuor leggero le promesse fatte a ciascuno di loro.
Dopo la morte di Enrico, Alienor, divenuta Regina Madre, appoggia e sostiene con tutte le forze gli obiettivi prefissi da Riccardo, il figlio più amato, cercando nel contempo di aiutare anche Giovanni, tentando di mitigare le tensioni per il potere e per la spartizione delle terre, che porteranno i due figli a guerre, tensioni insuperabili, vecchi rancori, per cui Alienor si sentirà tradita dai figli e perfino dai suoi stessi nipoti. Il coraggio, la forza e la determinazione della regina saranno messi molte volte a dura prova. Inoltre Alienor deve sostenere anche le figlie più giovani , a cui è stato offerto un futuro regale non privo di dolori e tradimenti.
In questo libro l’autrice è riuscita ad evidenziare il coraggio di diverse figure femminili che, pur essendo svantaggiate in un’epoca maschilista, sono piene di ardimento e determinate a difendere i propri diritti e quelli delle loro famiglie, sull’esempio della loro formidabile nonna. Le figure maschili, invece, vengono tratteggiate in modo assai meno benevolo: Riccardo Cuor di leone sa essere crudele sia col fratello ribelle, sia con i congiurati. Giovanni senza Terra, dal quale ci aspettiamo, come è nell’immaginario collettivo, un mostro di astuzia, malvagità con i fratelli, i figli e i nipoti, ma scopriamo anche una certa tenerezza nei confronti della vecchia madre. Alienor apprezza soprattutto, tra i suoi cavalieri, quelli che, oltre ad essere coraggiosi in guerra, hanno anche alcuni tratti positivi, ossia sanno essere amabili con i bambini, fedeli fino alla morte e difensori dei più deboli.