ELIO VITTORINI - Uomini e no (1945)
Nel romanzo "Uomini e no", scritto da Elio Vittorini nel 1944 e pubblicato nel 1945, l'autore si distacca dal realismo e cerca nuovi moduli espressivi per scavare nell'animo umano e nelle sue passioni, facendo ricorso a scritture diverse (il corsivo alternato al tondo), a simboli e metafore.
Il titolo "Uomini e no" rappresenta la presenza, nell'animo umano, di due forze contrapposte, il bene e il male, la componente umana e quella animale, il dovere e l'amore, la razionalità e la passionalità.
VIRGINIA WOLFF - Flush, vita di un cane (1933)
Si tratta di una biografia immaginaria scritta da Virginia Woolf, pubblicata nel 1933.
Il protagonista è Flush, un cocker spaniel nato nella casa di campagna di Mary Mitford , dove trascorre i primi mesi, felice e libero. Mary lo dona all’amica, la poetessa Elizabeth Barnett, ammalata e infelice in casa del padre.
Contemporaneamente Flush deve dimenticare le corse all’aperto per adattarsi alla vita al chiuso in un salotto. All’improvviso arriva nella vita di Elizabeth il giovane poeta Robert Browning. Flush assiste alla nascita della relazione amorosa tra i due e prova gelosia, al punto da mordere il poeta. Un po’ alla volta accetta Robert. Grazie al poeta, che l'ama, Elizabeth abbandona le sue paure e i suoi tormenti,. Ora Flush è di nuovo felice: si amano in tre: lui, Elizabeth e Robert. Ma qualcuno trama nell'ombra e il povero Flush viene rapito. Contro la decisione dei suoi familiari di non cedere al ricatto, Elizabeth paga per riavere il suo cane.
Il coraggio dell'amore ormai non le manca. Elizabeth e Robert decidono di sposarsi in segreto e fuggono in Italia.
Prima a Pisa e poi a Firenze Elizabeth non smetterà di decantare la sicurezza della vita in Italia rispetto a Londra. A Firenze Flush era amico di tutti i cani e passeggiava liberamente, padrone di sé. Flush vivrà con la sua padrona e scoprirà nuovamente un mondo diverso, condividendo le gioie della nuova famiglia, fino alla nascita di un bimbo, dapprima oggetto di angosce per Flush, geloso per almeno quindici giorni, poi si lasciò tirare le orecchie dal bebé. Bighellonava per le vie di Firenze e visse sempre a casa di Elizabeth.
La novità di questo romanzo è che la Wolff affida la narrazione al cane: tutta la storia è vista, vissuta e filtrata attraverso gli occhi e i sentimenti del cane, indiscusso protagonista di questo piacevolissimo libro, consigliabile a tutti.